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Cronaca

Canavese: finti tecnici entrano in casa e terrorizzano i cani. La denuncia social della vittima

Blitz dei ladri in via Leonardo Da Vinci, donna pubblica le immagini

Canavese: finti tecnici entrano in casa e terrorizzano i cani. La denuncia social della vittima

Canavese: finti tecnici entrano in casa e terrorizzano i cani. La denuncia social della vittima

Alle 10:15 del mattino, in pieno giorno, mentre le persone sono al lavoro o a scuola, due ladri sono entrati in una casa di via Leonardo Da Vinci. Non era la prima volta. E non sarà nemmeno l’ultima, se continua così.

A denunciare pubblicamente l’accaduto è stata proprio la vittima, una residente storica di Mappano, che da 27 anni vive nel quartiere. Stavolta ha deciso di parlare. Non tanto per raccontare nel dettaglio “come hanno ridotto la casa e cosa hanno fatto ai cani”, quanto per lanciare un appello: “Cerchiamo da buoni vicini e cittadini di allertare le forze dell’ordine se sentiamo un antifurto o quanto meno di avvisare i proprietari”.

I ladri – due uomini travestiti da tecnici – si sono presentati alla porta con già il volto parzialmente coperto da una mascherina. Sapevano perfettamente cosa fare. Hanno agito in fretta, indisturbati, approfittando di un momento di apparente calma.

La Seat Leon con cui sono scappati i ladri

Le telecamere hanno immortalato la loro auto, una Seat Leon grigia con tettuccio nero, avvistata nelle vicinanze durante l’orario del colpo. La residente ha diffuso le immagini – due fotogrammi dell’auto e una ripresa sfocata di uno dei due malviventi – nella speranza che qualcuno li riconosca o dia informazioni utili.

Mappano non è più il paesino tranquillo di una volta. Così scrive la donna nel suo post, preoccupata per un’escalation di furti che sta creando un clima di tensione e insicurezza tra i residenti. L’invito che rivolge ai suoi concittadini è chiaro: “Sperando nelle ricerche, allego anche qui le immagini dei presunti ladri… buona serata”.

Chiunque avesse visto qualcosa o riconoscesse la macchina o i sospetti è invitato a contattare le forze dell’ordine. Perché stavolta è toccato a lei, ma la prossima potrebbe toccare a qualcun altro.

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