Faida tra famiglie rom a Torino: incendia un camper con dentro sorella e nipotina di 6 anni

Torino è stata recentemente teatro di una violenta faida tra famiglie di etnia rom, culminata nell'arresto di un uomo di 42 anni. Secondo le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, l'uomo, insieme ad almeno altri due complici ancora da identificare, avrebbe tentato di uccidere la sorella e la nipotina di 6 anni, appiccando fuoco al camper in cui dormivano.

L'episodio risale alla notte tra il 14 e il 15 febbraio scorso. Dopo una lite scoppiata durante una festa di matrimonio tra membri di due famiglie rom rivali, il 42enne si sarebbe recato con i complici nel parcheggio tra Corso Taranto e Via Mascagni, dove era situato il camper della famiglia antagonista. Qui, avrebbero lanciato bottiglie incendiarie all'interno del veicolo, mettendo in grave pericolo la vita delle due occupanti, che sono riuscite a salvarsi fuggendo tempestivamente.

Il 31 marzo, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino ha disposto la misura cautelare in carcere per l'uomo, contestandogli i reati di tentato omicidio aggravato e porto di bottiglie incendiarie, commessi in concorso con altre persone in via di identificazione.

La vicenda si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra famiglie rom nella zona nord di Torino. Già nel pomeriggio del 14 febbraio, in via Cravero, si erano verificati speronamenti di auto e danneggiamenti, coinvolgendo anche un autobus della linea 18 GTT.

Successivamente, nella notte, oltre all'incendio del camper in Corso Taranto, si sono registrati altri episodi violenti. Intorno alle 3:30, nel parcheggio di via Bologna 267, diversi veicoli, tra cui auto e camper, sono stati dati alle fiamme, richiedendo l'intervento dei Vigili del Fuoco per domare gli incendi.

Questi eventi hanno sollevato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali, evidenziando la necessità di interventi per garantire la sicurezza nella zona e prevenire ulteriori escalation di violenza.

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