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Cronaca
30 Marzo 2025 - 17:36
Razzismo (foto di repertorio)
Alta tensione al PalaItis di Mondovì, dove nella serata del 30 marzo è stata sospesa la partita del campionato di Serie C di pallavolo tra i padroni di casa del Vbc Mondovì e la formazione ospite del Polisport Chieri. La causa dell’interruzione sarebbe legata a una serie di insulti razzisti che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati rivolti da un tifoso monregalese a un giocatore di colore tra le fila della squadra torinese.
Il match si era acceso nel corso del quarto set, con il Vbc Mondovì in vantaggio e il punteggio fermo sul 12-6. L’allenatore del Chieri, Sergio Ravera, ha deciso in quel momento di far entrare in campo il giocatore con la maglia numero 13. Poco dopo, una decina di spettatori tra il pubblico di casa avrebbe iniziato a urlare epiteti razzisti e inviti a “tornarsene a casa”, indirizzati all’atleta e alla sua squadra. Il clima è rapidamente degenerato, coinvolgendo anche i giocatori in campo.
L’arbitro ha deciso a quel punto di interrompere la gara e far rientrare entrambe le squadre negli spogliatoi, decretando la sospensione ufficiale dell’incontro alle 22.32. Tuttavia, sul referto arbitrale non viene fatta menzione diretta agli insulti razzisti: «gara sospesa alle 22.32 nel quarto set sul punteggio di 12-6 per disordini all'interno della palestra».
La posizione del Vbc Mondovì è di prudente attesa: «A noi non risultano insulti razzisti. Attendiamo la decisione del giudice sportivo che faccia luce su quanto è successo», fa sapere la società. Intanto, sui canali social della Polisport Chieri è apparso un post con sfondo nero e una sola scritta in evidenza: «No al razzismo».
Il caso è ora nelle mani del giudice sportivo, che dovrà esaminare i referti e i video della gara per accertare eventuali responsabilità e decidere sulle eventuali sanzioni.
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