Cerca

Cronaca

Accusato ingiustamente, assolto dopo sei anni: fine di un incubo

La testimonianza della ragazza non regge: il tribunale lo proscioglie

Accusato ingiustamente, assolto dopo sei anni (foto di repertorio)

Accusato ingiustamente, assolto dopo sei anni: fine di un incubo (foto di repertorio)

Dopo sei anni di processo, il tribunale di Torino ha prosciolto con formula piena un uomo di 30 anni, di origini pachistane, dall’accusa di violenza sessuale. La sentenza, emessa con la motivazione “perché il fatto non sussiste”, mette fine a una vicenda giudiziaria iniziata nel novembre 2019, quando una studentessa polacca, sua coetanea, lo aveva denunciato.

Secondo il racconto della ragazza, i due si erano conosciuti a una fermata del tram e avevano deciso di prendere un caffè insieme in un bar della città. Una volta all’interno del locale, la studentessa ha dichiarato di essere stata abusata nel bagno, dove l’uomo l’avrebbe trattenuta contro la sua volontà, spegnendo la luce e impedendole di uscire. “Avevo paura che mi facesse del male – aveva raccontato la giovane ai carabinieri –. Dopo il primo bacio, me ne ha dato un altro, anche se io non volevo più. A questo punto, ha spento la luce, mi ha preso di spalle, mi teneva stretta e mi toccava in tutto il corpo. Gli chiedevo di smettere, ma lui continuava. Così mi sono messa a urlare.

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe lasciato andare la ragazza solo dopo essersi accorto della presenza di altre persone fuori dalla porta del bagno. Tuttavia, la sua versione è sempre stata differente: ha sostenuto che la chiave fosse all’esterno della serratura e che la porta fosse aperta, una circostanza confermata da alcuni testimoni ascoltati dagli inquirenti. Dopo l’arresto iniziale, il giovane era stato scarcerato nel giro di pochi giorni.

Il suo difensore, l’avvocato Manuel Perga, ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, sottolineando come il suo assistito abbia vissuto per anni con un’accusa pesantissima, fino al completo proscioglimento. La sentenza rappresenta un caso emblematico delle lungaggini processuali e delle difficoltà probatorie in procedimenti di questo genere. Dopo sei anni di attesa, il tribunale ha riconosciuto che i fatti contestati non sussistevano, ponendo fine a un lungo iter giudiziario.

Dopo sei anni di processo, il tribunale di Torino ha prosciolto con formula piena un uomo di 30 anni, di origini pachistane, dall’accusa di violenza sessuale

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori