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Cronaca

Giallo della Val di Susa: ci sono due indagati per la scomparsa di Marta Favro

Uno è il suo datore di lavoro, l'altro è il suo ex collega

Mara Favro

Mara Favro

Si apre un nuovo capitolo nel giallo di Marta Favro, la 51enne di Susa scomparsa nel nulla tra il 7 e l'8 marzo.

La procura di Torino ha formalizzato due iscrizioni nel registro degli indagati: uno è il suo datore di lavoro, Vincenzo Migliore, titolare di una pizzeria di Chiomonte,chiamata Don Ciccio, l'altro è il suo ex collega Cosimo Esposito.

Un atto necessario, secondo i magistrati, per procedere a un accertamento tecnico irripetibile su una misteriosa automobile ritrovata una ventina di giorni fa dai carabinieri.

Una mossa che, secondo Roberto Saraniti, l'avvocato della famiglia Favro, dimostra che "finalmente l'indagine ha imboccato con decisione la pista giusta".

Il legale aveva presentato un esposto a Palazzo di giustizia chiedendo che si aprisse un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere. "Noi - sottolinea il legale - non puntiamo il dito contro nessuno. Stiamo attendendo con fiducia gli sviluppi. Ma lo abbiamo detto fin dal principio: Marta non può essere scomparsa volontariamente".

L'automobile è una Fiat Punto di colore rosso che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stata adoperata per accompagnare Marta verso casa alla fine del turno di lavoro in pizzeria. Su chi era al volante, però, non è ancora stata fatta chiarezza.

Lunedì i pubblici ministeri affideranno una serie di esami a una squadra di specialisti del Ris dei carabinieri. Si cercheranno impronte, eventuali residui di sangue, qualunque cosa.

Gli indagati (che sono assistiti dagli avvocati Francesco Crimi ed Elena Piccatti) potranno nominare dei consulenti di fiducia.

Cosimo dice che a guidare era la donna e che è sceso poco fuori dal paese.

Soprattutto sottolinea di non avere la patente.

Agli investigatori risulta però che in quelle giornate aveva chiesto l'auto in prova al proprietario per un eventuale acquisto (poi non andato a buon fine).

Vincenzo continua a ripetere che quella sera Marta e Cosimo andarono via insieme ma che poi la donna tornò in pizzeria, da sola, perché aveva dimenticato le chiavi di casa.

A questo punto, però, Marta doveva ripercorrere il tragitto Chiomonte-Susa. Restano interrogativi su come lo abbia fatto e, dall'ultimo selfie che si è scattata, sembrerebbe a piedi. Resta poi un mistero cosa sia successo dopo quella foto. Migliore ha scontato una condanna per vicende di droga e prostituzione e attualmente è soggetto a una misura di prevenzione speciale: può essere una carta a suo favore, visto che i carabinieri devono sempre controllare che non lasci Chiomonte nella notte.

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