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Cronaca

Influencer Siu ancora in gravi condizioni: arrestato il marito

Svolta nel caso di Chiavazza (Biella) che sta tenendo con il fiato sospeso l'Italia intera

Siu

L'influencer Soukaina El Basri, 30 anni, conosciuta come Siu

Due versioni differenti e soprattutto poco convincenti. Le voci sempre più insistenti su un rapporto di coppia ormai deteriorato. Gli esiti dei sopralluoghi. Il concreto pericolo che volesse darsi alla fuga.

Sono tanti gli elementi che hanno convinto la procura di Biella a trasformare Jonathan Maldonato da indagato a piede libero a persona in stato di fermo.

Il 37enne dipendente della filiale di Gattinara (Vercelli) di una nota azienda produttrice di caffè è da ieri sera in carcere con l'accusa di avere tentato di provocare la morte della moglie.

Mentre la sua presunta vittima, Soukaina El Basri, influencer con 84 mila follower, da una stanza dell'ospedale di Novara continua a lottare contro l'orribile ferita al torace che le ha provocato la lacerazione dell'arteria mammaria.

Siu e il marito Jonathan Maldonato

"Posso solo dire che il mio assistito si dichiara non colpevole" afferma il difensore di Jonathan, l'avvocato Giovanna Barbotto.

Ma sono troppe, secondo gli investigatori della squadra mobile della questura biellese, le cose che non quadrano.

Soukaina, conosciuta come Siu dall'esercito di ammiratori e ammiratrici che da anni la segue sui social, ha compiuto 30 anni lo scorso 6 di maggio: "Quando arriva il giorno del mio compleanno ritorno a sentirmi bambina", ha scritto sulla sua pagina Facebook.

L'8 maggio il marito ha postato una foto dove compare insieme a lei e alle due figlie sul divano della loro casa di Chiavazza, una frazione di Biella. L'immagine di una famiglia serena.

Poco combaciante con il quadro che, più tardi, riferiranno i testimoni alla polizia. E poco combaciante con la denuncia per maltrattamenti presentata dalla donna contro Jonathan nel 2023 e in seguito ritirata.

Il 16 maggio Siu viene portata al pronto soccorso dell'ospedale cittadino: ha una specie di profondo foro in pieno petto, perde sangue. Jonathan dice che si è fatta male da sola urtando contro lo spigolo di un mobile.

Non gli credono: quella ferita è più compatibile con l'affondo di un oggetto appuntito, un cacciavite o un punteruolo. Il primo sopralluogo nell'abitazione rafforza i sospetti.

Il 18 maggio, in piena notte, l'uomo viene riascoltato dagli inquirenti e cambia la storia: questa volta la moglie ha compiuto volontariamente un gesto autolesionistico. È lui stesso, nel corso di un nuovo sopralluogo cui prende parte anche il suo difensore, a indicare l'arma al capo della 'mobile'. Ma non riesce ad essere convincente.

Il medico legale interpellato dalla procura, peraltro, sostiene che non può essere andata così. Ieri i magistrati hanno dato un colpo di acceleratore. Durante il terzo sopralluogo, questa volta all'esterno dell'edificio, spuntano altri indizi.

Le notizie sul caso - come rileva il procuratore Teresa Angela Camelio - si diffondono "su scala nazionale". Si pensa che Jonathan stia per allontanarsi da Biella.

Alla sera va all'ospedale Maggiore di Novara, dove nel frattempo la moglie è stata trasferita, e ne nasce un parapiglia con i parenti di lei. Alla fine scattano le manette.

Il tribunale dei social ha già pronunciato la sentenza contro Jonathan riempiendogli il profilo Facebook di rimproveri e di insulti.

Chi lo difende, rispondendo a tono a tutti i post, è Sonia, la sorella: "La verità verrà fuori. È questione di tempo".

'Siu' ha lavorato come influencer nel beauty collaborando con aziende di prestigio. Il suo fotografo di fiducia la definisce "stupenda, solare, molto legata alla famiglia, super professionale". Mai una posa volgare o ammiccante oltre i confini del buon gusto.

L'ultima immagine su Istagram è del 19 febbraio. Era corredata dagli hashtag "pensieri", "coraggio", "forza". Forse si trattava di semplici banalità da social network. Ma forse erano la spia di un malessere.

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