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Cronaca
18 Maggio 2024 - 00:33
Il pitbull ha 8 anni
Ancora bambini feriti o uccisi dai pitbull. Un bimbo di cinque mesi è morto dopo essere stato azzannato nel tardo pomeriggio dal cane di proprietà dei genitori a Palazzolo Vercellese, centro abitato in provincia di Vercelli.
A lanciare l'allarme sarebbero stati gli stessi genitori del bambino, una giovane coppia trasferita da poco in paese: secondo i primi accertamenti al momento dell'aggressione, il bimbo era in braccio alla nonna che stava passeggiando in giardino.
Inutili i soccorsi dell'équipe sanitaria, intervenuta con l'elisoccorso. Per il piccolo non c'è stato nulla da fare, nonostante l'intervento rapido dei sanitari.
Inutile l’intervento dell’elisoccorso
Il cane l’ha azzannato più volte al capo, procurandogli le ferite mortali.
La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all'ex asilo. I genitori del piccolo erano usciti a fare la spesa.
Sono stati loro a portare il bimbo in fin di vita direttamente all'elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.
Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell'Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c'erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane.
E sempre oggi la notizia di altre due aggressioni, questa volta in Puglia.
Un pitbull ha azzannato una ragazza di 15 anni prima e poi una bimba di sette anni. È accaduto a Serracapriola, comune del Foggiano, sabato scorso, ma solo oggi se ne è avuta notizia con la conferma del sindaco, Giuseppe D'Onofrio.
Stando a quanto si è appreso il cane era al guinzaglio con la sua padrona ma è riuscito a liberarsi azzannando prima la 15enne e poi la piccola, salvata dalla sua mamma che ha assistito alla scena e si è gettata dal balcone per soccorrere la figlia.
La mamma ha rimediato la frattura ad un piede e guarirà in 60 giorni; la piccola ha riportato abrasioni su gambe e braccia e guarirà in 20 giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Il cane è stato affidato all'Asl veterinaria per un periodo di osservazione. Stamani la famiglia è stata ricevuta dal sindaco e dai servizi sociali per il sostegno e l'assistenza necessaria.
"Mia figlia è sotto shock. La notte sogna il grosso cane che la azzanna", dice il padre della piccola. "Mia figlia ha riportato ferite alle braccia e alle gambe nel tentativo di bloccare il grosso cane. Mia moglie si è lanciata dal balcone per salvarla - continua l'uomo -. Mia figlia è tornata a scuola dove sta ricevendo anche il supporto della psicologa per superare il terribile momento".
Una tragedia evitata che non è toccata in sorte al bimbo ucciso nel Vercellese.
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