AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
12 Settembre 2023 - 23:51
Tragedia del Mottarone
Mentre la Procura di Verbania ritiene sia necessario un processo per stabilire chi siano i responsabili della catena di omissioni, a cui si aggiungono negligenza e imperizia, che si ritiene siano alla base dell'incidente della funivia del Mottarone, Leitner, il gruppo altoatesino che con i suoi vertici figura tra gli imputati, sta procedendo a risarcire le famiglie delle vittime: alcuni degli accordi sono stati già chiusi, altri sono in via di chiusura.
Con l'istanza di rinvio a giudizio depositata oggi dal pm Laura Carrera e dal procuratore Olimpia Bossi, la tragedia che il 23 maggio 2021, con 14 morti, ha listato a lutto l'Italia, entra in una nuova fase processuale. Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service, e le due stesse società, da indagati diventano imputati.
Per loro, tra qualche settimana, si ipotizza tra la fine ottobre e la prima metà di novembre, si aprirà l'udienza preliminare. Accusa e difesa caleranno le loro carte davanti a un gup, al quale spetterà decidere: non è da escludere che qualcuno sceglierà un rito alternativo.
Le ipotesi di reato a vario titolo sono attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e solo per Tadini (l'unico ad essere finito ai domiciliari) e Perocchio anche il falso.
Sono diverse le ipotesi di reato a carico degli otto imputati
Secondo inquirenti e investigatori le cause per cui il cavo traente della funivia si è spezzato e la cabina numero 3, con 15 turisti a bordo - solo il piccolo Eitan si è salvato - è precipitata al suolo, sono da ricondurre a parecchie omissioni e gravi leggerezze: come si evince dagli atti di indagine e dalle perizie discusse con la formule dell'incidente probatorio, si va dai mancati controlli, innanzitutto sulla fune ammalorata che poi si è tranciata, alle anomalie e piccoli incidenti spia nascosti e mai annotati sui registri dell'impianto.
E ancora dai mancati o insufficienti investimenti, anche sul personale, pur di risparmiare fino alla malaugurata consuetudine - contestata in particolare a Tadini, Perocchio e Nerini - di inserire i 'forchettoni' per evitare che le cabine si bloccassero all'improvviso in piena corsa, per via dei freni di emergenza, costringendo a manovre dispendiose per far scendere i passeggeri.
Uno degli imputati, Enrico Perocchio
Una ricostruzione che dovrà essere vagliata dal giudice e che le difese respingono in gran parte. Il collegio di legali dei dirigenti di Leitner e della stessa società, hanno infatti ribadito la "totale estraneità" dell'azienda e dei suoi vertici, "rispetto alle cause determinanti il tragico evento che, come emerso nelle indagini, è stato direttamente riconducibile alla deliberata manomissione dei presidi di sicurezza presenti sull'impianto e perfettamente funzionanti".
Comunque il gruppo di Vipiteno "ha già assunto concrete iniziative per assicurare, sin da subito, ancor prima della celebrazione del processo e a prescindere dalla propria estraneità, il pieno e integrale risarcimento del danno" alle famiglie. Si parla, è trapelato, di una cifra complessiva tra i 10 e i 15 milioni di euro da versare ai parenti delle vittime.
Ciò da un lato dovrebbe comportare la revoca della loro costituzione di parte civile e la loro uscita dal procedimento, e dall'altro sarebbe una mossa da far valere dalle difese per chiedere il non luogo a procedere per i loro assistiti.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.