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Cronaca
26 Agosto 2023 - 15:15
Mattia Aguzzi
"Abbiamo sentito urlare 'Stai ferma, stai ferma'", inizia così il racconto di Gloria Piccolo, la compagna di Mattia Aguzzi, il passante di 37 anni che questa mattina a Torino ha salvato una bambina di 5 anni precipitata dal quinto piano di un balcone. La giovane si trovava in strada, in via Nizza, con Mattia quando ha sentito le urla provenire dal palazzo di fronte a quello da cui è caduta la piccola.
"La bambina era seduta sul cornicione - dice Gloria - io ho provato a citofonare a tutti, ma quando mi sono girata era già caduta giù e Mattia l'aveva presa ed era in ginocchio. La bambina si è messa a piangere e noi abbiamo detto 'è viva'. Mattia è stato bravissimo", conclude Gloria. A quanto si apprende Aguzzi, che si trova all'ospedale Cto per dei controlli, è un impiegato.
L'incidente è accaduto in via Nizza
La piccola è stata trasportata, cosciente, all'ospedale infantile Regina Margherita, mentre il passante che l'ha salvata, un uomo di 37 anni all'ospedale Cto, per un trauma toracico e alle braccia. Secondo la prima ricostruzione, ad attirare l'attenzione del passante su quanto stava avvenendo sarebbe stato un ragazzo che era affacciato al balcone di un palazzo di fronte a quello da dove è precipitata la bambina.
Quando ha visto la piccola affacciarsi pericolosamente, il giovane ha iniziato a urlare. Il 37enne è quindi riuscito a intervenire salvando la bambina che nel frattempo è precipitata.
"Sono uscito con la mia ragazza per comprare il pane e abbiamo sentito delle urla da un palazzo che hanno attirato la nostra attenzione". Così Mattia Aguzzi, impiegato di 37 anni, che oggi ha salvato una bambina di 5 anni precipita dal quinto piano di un balcone alla periferia di Torino.
L'uomo, all'uscita dell'ospedale Cto, dove è stato sottoposto ad alcuni controlli, racconta: "Ho sentito urlare un ragazzo che ha visto la bambina sul cornicione che si stava sporgendo - dice -. La piccina ha continuato a sporgersi sempre di più e ha scavalcato il cornicione, si è tenuta solo con due braccia e aveva le gambe nel vuoto. Ho iniziato a gridarle di stare ferma e di rientrare dentro ma non sentiva".
Al Cto (in foto) Mattia è stato affidato per alcuni accertamenti dopo l'impatto con la bambina
"Quando l'ho vista cadere - ha proseguito Mattia - mi sono messo sulla traiettoria, ho chiuso gli occhi e ho sperato che andasse tutto per il meglio, l'ho bloccata attutendo il colpo e siamo caduti a terrà entrambi. Inizialmente non ho sentito alcun segno di vita poi la bambina ha iniziato a piangere e ho tirato un sospiro di sollievo".
Prima di passare in ospedale per gli accertamenti Aguzzi si è informato sullo stato di salute della bambina, ricoverato al Regina Margherita. "Mi hanno detto che sta bene. Spero di poterla vedere il prima possibile. I genitori erano sotto shock, sono scesi in strada ma non ho avuto modo di parlare con loro".
Aguzzi non ha riportato ferite. "Io sto bene, niente di rotto - aggiunge -. Dal quinto piano l'impatto è stato forte, mi sono trovato per terra e all'inizio non riuscivo a respirare. La mia ragazza ha subito chiamato l'ambulanza". "Penso che chiunque si trovasse nella stessa situazione avrebbe agito d'istinto. L'ultima scena che ho visto era la piccola che cercava di tenersi con le braccia ma il peso l'ha trascinata giù", conclude.
"Quello di Mattia Aguzzi è un gesto eroico e straordinario. Proporrò al Consiglio comunale di conferirgli la Civica Benemerenza, in segno di ringraziamento da parte della Città e a riconoscimento del suo gesto coraggioso e preziosissimo". Ad annunciarlo il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha chiamato al telefono il giovane che questa mattina ha salvato una bimba caduta dal quinto alla periferia della città.
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo
"Un atto di coraggio - aggiunge il sindaco - che racchiude altruismo, senso di protezione e cura per gli altri, reso possibile anche grazie all'aiuto di un altro concittadino, che ha attirato l'attenzione del signor Aguzzi e gli ha permesso di frenare la caduta della bambina".
"Dobbiamo ringraziarli entrambi - prosegue Lo Russo -: per aver salvato una vita ed aver compiuto un'azione che ci rende orgogliosi e ci ricorda quanto sia importante sentirsi comunità nel senso più profondo". "Ho parlato al telefono con Mattia Aguzzi - conclude Lo Russo -, che mi ha detto di essere sereno e davvero felice".
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