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CHIVASSO. Libraie della città raccontano i giorni del Coronavirus

CHIVASSO. Libraie della città raccontano i giorni del Coronavirus
CHIVASSO. Libraie della città raccontano i giorni del Coronavirus. Tra le tante riaperture che si sono scandite nel mese di maggio, ci sono state anche le librerie, quei luoghi di cultura, quei centri del sapere che accompagnano il nostro tempo. Ed anche nel centro storico chivassese le due librerie L’angolo di Fricci di Federica Ala e la Mondadori Book-Store di Daniela Pentenero, hanno finalmente ridato vita ai quei libri non sfogliati da troppo tempo. Una riapertura che è apparsa come una festa, per quei lettori che di buon libro non possono fare a meno e per quei bimbi che tra quei scaffali ci disegnano e sognano un mondo migliore. Una riapertura con l’acquisto di libri che portassero la testa “distante” dalla “pesantezza” della quarantena e che donassero un po’ di svago e leggerezza. Federica, 32 anni dal suo “Angolo” preferito, inaugurato ad Ottobre del 2019 ci racconta come ha vissuto questo momento: “Ho riaperto la mia libreria il 6 maggio dopo due mesi di chiusura. Ovviamente ero contenta di poter lavorare di nuovo, pur dovendo seguire le precauzioni e le attenzioni specifiche richieste. Dopo un mese dalla riapertura devo ammettere che mi sono abituata alla nuova routine. Sicuramente la cosa più bella è stato l'affetto con cui sono stata accolta alla riapertura, mi ha colpito molto anche perché sono in libreria da poco. È stata una situazione nuova ed inaspettata per tutti. Non è mai facile adattarsi ai cambiamenti, ma con l'impegno collettivo, sono certa che si possa migliorare la situazione e nel frattempo imparare a convivere con questa “nuova” quotidianità - e conclude Federica, fiduciosa –. La mia speranza è questa situazione ci porti a rivalutare ciò che abbiamo, i nostri valori e il nostro modo di vivere. Mi auguro che ci renda migliori, senza compiere dei passi affrettati che ci possano riportare alla frenesia di qualche mese fa”. Ed anche Daniela, 44 anni dal suo storico book-store di via Torino, ci esprime la sua a riguardo: “Ho aperto la libreria nove anni fa e devo ammettere che il libro è un prodotto ormai abituato da tempo ad affrontare diversi ostacoli quali ad esempio le vendite online e la lettura in digitale, ma a marzo quando per l’emissione del decreto siamo stati costretti a chiudere a causa del Covid-19, speravo che il periodo di chiusura durasse meno ed invece abbiamo riaperto il 4 maggio, quindici giorni più tardi rispetto alla maggior parte delle regioni d' Italia. Nonostante tutto però, durante la quarantena mi sono attivata per garantire il servizio di consegne a domicilio in Chivasso e zone limitrofe e vedere le persone felici nel ricevere un libro a casa, consegnato direttamente dalla libraia, mi ha dato una forte motivazione per continuare a lavorare nonostante le difficoltà. Il mio lavoro è soprattutto basato sui rapporti umani, non solo economici e questo periodo mi ha comunque dato la possibilità di restare “in contatto” con i clienti. Poi lentamente le persone hanno riiniziato a tornare in libreria per il piacere di girare tra gli scaffali in cerca del libro giusto e da questa settimana sono stati riattivati anche altri servizi che la mia libreria offre, come gli abbonamenti musei e il service point DHL.  La normalità è ancora lontana, ma questo è pur sempre un inizio… e spero che ai commercianti vengano riconosciuti gli sforzi richiesti da questo periodo di emergenza e che le persone si impegnino a sostenere i negozi per aiutarli a restare ancora luoghi di vita e dell'anima dei propri paesi, come ad esempio Chivasso”. Librerie queste che oltre a possedere tanti libri sugli scaffali per grandi e piccini, hanno alle spalle una grande passione, quella che nonostante l’incertezza che il Covid-19 ha lasciato, le porta a vivere con fiducia il futuro e che come in un libro di provare a scrivere un lieto fine.    
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