CHIVASSO. Caccia ai posteggiatori abusivi

C’è anche la benedizione del leader della Lega Nord Matteo Salvini alla manifestazione contro i posteggiatori abusivi di piazza d’Armi organizzata sabato mattina, al mercato, dai partiti di centrodestra. Dal social network facebook il leghista ha fatto arrivare il suo plauso agli amici chivassesi che sono scesi in piazza, volantini in mano, per dire “no” al “pizzo per parcheggiare”.

“I parcheggiatori abusivi sono ormai padroni delle piazze chivassese - scrivono gli esponenti di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e la lista civica Amo Chivasso e le sue frazioni del consigliere comunale Matteo Doria - ed i cittadini sono costretti a pagare per paura di subire danni alle loro auto o addirittura per paura per la loro incolumità”.

“Il sindaco Castello si volta dall’altra parte - proseguono - e manda la Polizia Municipale a fare altro, spesso a vessare i cittadini con multe per ogni piccola infrazione. L’illegalità trionfa nelle nostre piazze infestate dai parcheggiatori abusivi e regna l’insicurezza per i cittadini”.

“Con questa nostra manifestazione pacifica - concludono Doria & company - vogliamo dimostrarlo. Basta volerlo e mandare tutti i giorni la Polizia Municipale nei nostri parcheggi a identificare e sanzionare i parcheggiatori abusivi con il sequestro cautelare dei soldi illecitamente raccolti”.

All’invito ai cittadini a segnalare costantemente la presenza di parcheggiatori abusivi ai vigili urbani oppure ai carabinieri, sono seguiti plausi e qualche pernacchia. Soprattutto su facebook, dove alla notizia del sit-in, alcuni chivassesi hanno bollato l’iniziativa come “populista” e “strumentale”.

Intanto, sempre sabato mattina, in piazza d’Armi s’è consumato un “giallo”, mentre era in corso la manifestazione degli esponenti del centrodestra.

Alcuni rappresentanti dell’Anpi chivassese avrebbero sorpreso un gruppo di ragazzi con magliette nere con scritta “X Battaglione MAS” che avrebbero seguito, fotografato e bloccato un nordafricano. Il nordafricano si sarebbe poi allontanato, di corsa, dalla piazza. Nulla di rilevante, ma pur sempre un segnale che la tensione sta crescendo.