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CASTELLAMONTE. Insegnante uccisa: Caterina Abbatista "Sono innocente"

"Come è difficile accettare la morte di un figlio, così è difficile accettare che un proprio figlio uccida un'altra persona". E' un passaggio della lettera di scuse di Caterina Abbatista, madre di Gabriele Defilippi. I due sono comparsi oggi in tribunale a Ivrea davanti al giudice per l'udienza preliminare Alessandro Scialabba. La donna è accusata di concorso nell'omicidio di cui il figlio è reo confesso con l'amante Roberto Obert. "Ancora oggi, malgrado la confessione di Gabriele, faccio fatica - ha detto la donna in aula - ad arrendermi all'idea che possa aver commesso l'omicidio di Gloria".

"L'unica colpa che oggi sento di rimproverarmi è quella di non aver compreso fino in fondo mio figlio Gabriele e non averlo fermato in tempo", ha aggiunto in aula la donna, che ha espresso alla famiglia Rosboch "tutto il mio dolore e la mia solidarietà per quanto accaduto alla loro figlia". "Oggi il mio dolore è ancora più intenso - ha sostenuto -: sono ingiustamente imputata dell'omicidio commesso da mio figlio. Sono descritta come l'istigatrice dell'omicidio commesso da mio figlio. Sono innocente - ha concluso - confido nel fatto che il processo dimostrerà la mia innocenza".

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