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10 Marzo 2016 - 12:31
Riprendono nei boschi di Rocca Canavese le ricerche della pistola di Gabriele Defilippi, il giovane in carcere per l'omicidio Rosboch. Alle operazioni, condotte dai carabinieri di Ivrea, partecipa anche Roberto Obert, il complice-amante che avrebbe sepolto l'arma dopo che gli era stata consegnata da Defilippi. L'uomo, anche lui in carcere per l'omicidio, è scortato dalla polizia penitenziaria.
Ad assisterlo anche il suo nuovo avvocato, Celere Spaziante.
Quello della pistola è uno dei misteri che ancora avvolgono l'omicidio Rosboch. L'arma non è stata utilizzata per uccidere la prof, ma potrebbe aiutare gli investigatori a far luce su un altro delitto, quello del pregiudicato Pierpaolo Pomatto.
Al momento si tratta di una ipotesi investigativa priva di riscontri. A collegare i presunti assassini della prof al secondo delitto alcune banconote fac-simile trovate accanto al cadavere di Pomatto. Le stesse che Obert dice di avere bruciato dopo che gli erano state consegnate da Defilippi.
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