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16 Novembre 2016 - 17:20
Il risultato potrebbe lasciar pensare ad una gara senza storia. Niente di più falso, invece, perché è vero che il Volpiano torna da Susa senza punti, ma lo fa a testa alta, consapevole di aver tenuto testa alla prima della classe almeno per un tempo abbondante. Il 4-1 punisce oltremodo le volpi argentate che possono addirittura recriminare per non essere state in grado di capitalizzare al meglio le tante occasioni create al cospetto di un Union Val Susa che non smette di sorprendere e continua a guardare tutti dall’alto ancora da imbattuta. Non era certo il Volpiano la squadra che avrebbe potuto togliere questo record ai valsusini, ma la compagine di Luca Conta ci ha provato in tutti i modi, sfruttando la sfrontatezza dei suoi ragazzini terribili che hanno messo in campo una determinazione fuori dal comune. È facile pensare che i padroni di casa abbiano preso sottogamba l’incontro, tuttavia, dopo aver preso le misure al Volpiano, l’Union Susa ha fatto valere tutta la qualità dell’organico, portando a casa il risultato negli ultimi venti minuti di gioco.
In avvio è invece il Volpiano ad avere le migliori chanche per passare in vantaggio con Olmo e Testa, imprecisi sottoporta. Al primo affondo, invece, l’Union Susa spezza l’equilibrio con il sigillo di Mazzone che non spaventa minimamente Capussotto e compagni. È proprio il numero 7 volpianese a rendersi protagonista poco dopo la mezz’ora, conquistando un calcio di rigore che capitan Santoro non fallisce, portando il Volpiano al riposo sul risultato di parità. Nella ripresa Anello riporta in vantaggio i locali, ma Santoro e Trovato provano a rimettere in piedi le volpi, sbattendo però contro i guantoni di Miceli. È in quel momento che l’Union Susa prende ulteriore coraggio piazza l’allungo decisivo con Aloisi e Rizq.
“Il risultato è bugiardo, siamo stati in partita fino al 20’ del secondo tempo - ammette Luca Conta -. Nel primo tempo abbiamo avuto più occasioni di loro, poi sul 3-1 la partita è finita. Abbiamo dato del filo da torcere alla capolista e ce la siamo giocata a viso aperto. Se avessimo letto meglio alcune situazioni avremmo potuto anche strappare un pari, ma alla fine quel che più mi interessava era la prestazione. È importante anche per l’autostima del gruppo. Se giocassimo così anche le prossime gare, potremmo toglierci delle soddisfazioni”.
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