Il countdown è cominciato e presumibilmente andrà avanti fino al 24 maggio. E come nella stagione 1997/98 a giocarsi lo scudetto saranno, oggi come allora, Inter, Lazio e Juventus che in quell'anno alla fine vinse in volata. Dopo la 23ma giornata di campionato, Juventus e Inter sono prime a pari punti, con i biancazzurri a una sola lunghezza e con il calendario che da qui a maggio offrirà anche dei succulenti, e forse anche decisivi, scontri diretti: Lazio-Inter già domenica prossima, poi Juventus-Inter l'1 marzo e infine Juventus-Lazio il 26 aprile. Al di là del tifo e delle passioni, erano molti anni che la Serie A non offriva una lotta scudetto così bella e avvincente (anche rispetto agli altri campionati top d'Europa), considerando che nelle ultime stagioni i bianconeri avevano monopolizzato, se non dominato il campionato, con l'unica eccezione del 2017-18, quando il Napoli contese il titolo ai bianconeri fino alla fine. Eppure prima del 2012, della supremazia della 'Signora' targata Conte (3 titoli) e Allegri (cinque), e prima anche di Calciopoli e dell'era-Inter c'era stato un tempo in cui la lotta per il titolo era davvero serrata e competitiva: basti pensare alla fine degli anni Novanta, la cosiddetta epoca delle 'sette sorelle', quando Juventus, Inter e Lazio si dettero battaglia per il primo posto, poi appannaggio dei bianconeri i quali, prima il 5 aprile 1998 espugnarono l'Olimpico e poi il 26, il giorno dell'ormai celeberrimo scontro Iuliano-Ronaldo chiusero i conti. Ventidue anni dopo la storia si ripete: stesse protagoniste, stessa bagarre e gli scontri diretti ancora da vivere e giocare. Qualche anno più tardi - stagione 2002 - fu il turno della Roma di Capello, fresca campione d'Italia, prendere il posto dei cugini per giocarsi lo scudetto con Juventus e Inter (tre squadre in un punto a primavera), con i bianconeri che alla fine prevalsero (71 punti contro i 70 dei giallorossi e i 69 dei nerazzurri). Poi, dopo la serie di scudetti interisti (vinti quasi tutti a mani basse) bisogna arrivare alla stagione 2010-2011 per trovare un campionato un po' più combattuto, con 4 squadre (Napoli, Milan, Inter e Udinese) racchiuse in sei punti a fine marzo, e poi vinto dai rossoneri. Una bagarre che, dopo il monopolio bianconero degli ultimi otto anni, si ripropone quest'anno ma che alla fine, secondo il ct Roberto Mancini, dovrebbe vedere prevalere ancora la Juventus, a suo dire, "la squadra più forte del campionato. Quella di Sarri resta una squadra straordinaria - le parole del ct azzurro a Sky -, aver cambiato un po' di giocatori forse può aver inciso. Io l'ho vista 3-4 volte quest'anno e, a parte la gara di Firenze, è sempre andata bene. Ha sempre vinto negli ultimi anni, forse quest'anno nelle occasioni che concedono agli avversari subiscono più gol". Pronostico condiviso anche da Alberto Zaccheroni, tricolore col Milan nel 1999: "Per me la favorita per lo scudetto resta sempre la Juve, che ha un organico molto ampio - ha detto stamani a Radio Anch'Io Sport - Ancora, però, non l'abbiamo vista esprimersi ai livelli che ci aspettavamo"
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