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08 Aprile 2016 - 17:39
Mihajlovic
"Come tutti gli allenatori del mondo vengo giudicato dal lavoro e dai risultati: se nelle prossime sette partite e nella finale di Coppa Italia, o magari prima, facciamo schifo, è giusto che a pagare sia allenatore".
Sinisa Mihajlovic vive così la sua situazione precaria al Milan, ma assicura di 'dare sempre il massimo e di far dare sempre il massimo dalla squadra'. 2Ho cercato e provato di tutto - ha detto alla vigilia della sfida con la Juventus -. Se non sono riuscito a trasmettere determinate cose, mi assumo le responsabilità. Come diceva il Trap, ci sono due tipi di allenatori: gli esonerati e quelli che stanno per essere esonerati. Se le cose andranno male, sarà normale cambiare allenatore".
Mario Balotelli "può fare la differenza e sa di giocarsi tutto nelle prossime partite".
Sinisa Mihajlovic conta sulla voglia di riscatto del suo attaccante, senza anticipare se lo schiererà titolare nell'attacco del Milan domani contro la Juventus.
"In queste ultime partite deve cercare di essere confermato, più tempo passa e meno possibilità ha. Deve sfruttarle, indipendentemente che giochi 5 minuti o tutta la partita", ha spiegato l'allenatore serbo, sottolineando che Balotelli "si deve meritare la conferma. Galliani ha detto che per ora non se la merita ed è abbastanza normale, perché ha giocato poco e quando lo ha fatto non ha reso come ci si attendeva. Il problema di Mario - ha continuato - credo sia psicologico. Come per il Milan. Non è nelle gambe, ma nello spirito. Ci sono certe cose che non correggi con la buona volontà".
"Balotelli si sta allenando bene e so quanto ci tiene - ha concluso Mihajlovic -. Quando mi hanno chiesto di riportarlo al Milan ci ho parlato e mi ha convinto. Poi ha avuto problemi, ma ora lo vedo bene e lo vedo in fiducia. Questo è positivo.
Vediamo domani, se giocherà, se si potrà rendere utile".
Sinisa Mihajlovic considera la Juventus "un esempio", ma è convinto che il suo Milan abbia "tutte le qualità" per batterla. "Incontriamo la squadra più forte nel nostro momento più difficile. O ti fa tremare i polsi o ti fa gonfiare il petto. A me si gonfia il petto, spero anche ai miei giocatori", ha detto l'allenatore rossonero alla vigilia di una sfida che "vale per classifica, il morale, il prestigio, per ripagare un minimo i nostri tifosi e vivere finale di stagione in modo differente". "Io - ha continuato - rispetto molto la Juve e i suoi giocatori per la rabbia, la personalità e la voglia vincere che mettono sempre in campo, sono un esempio per tutti. Non a caso ultimamente ho spesso citato la Juventus".
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