La sconfitta di Parma non è certo piaciuta ad Allegri, ma forse non se ne rammarica troppo: dopo tante lodi, meglio qualche critica e qualche piccolo dubbio, per dare la concentrazione perfetta per la Champions. Nei quarti di Coppa è vietato sbagliare. Ma è proibito rilassarsi anche in campionato: sabato allo 'Stadium' arriva la Lazio, appena promossa seconda, e nessuno alla Juve vuole lasciare ai biancocelesti la chance si riavvicinarsi a -9. Per questo, Allegri avrebbe voluto i tre punti anche a Parma, ma lo scivolone del 'Tardini' passa in archivio: "Sconfitta meritata, noi siamo stati lenti e senza pazienza: è la sua sintesi sui 'social' - :ci aspetta un'altra partita importante e dobbiamo prepararla meglio". Il lavoro è cominciato questa mattina, allo 'Juventus Center' di Vinovo, con seduta in palestra per chi ha giocato a Parma, in campo per gli altri. C'è piena fiducia per il recupero di Tevez, tenuto a riposo nell'ultima settimana per un affaticamento muscolare, qualche dubbio in più per Pirlo, che manca proprio dall'andata dei quarti di Champions, quando l'aveva fermato una lesione al polpaccio destro. Le condizioni del regista bianconero verranno valutate ancora nei prossimi due giorni, la decisione probabilmente solo martedì poche ore prima della partita. Quello di Pirlo è l'unico punto interrogativo, almeno per il momento, sulla formazione bianconera. Per il resto non ci dovrebbero essere sorprese: 4-3-2-1, con Lichtsteiner ed Evra esterni, Bonucci e Chiellini centrali, a centrocampo Sturaro pronto a subentrare a Pirlo, certi invece Marchisio e Vidal ed il trequartista Pereyra dietro la coppia d'attacco che dà il maggior affidamento: Tevez-Morata. In gol entrambi nella trionfale serata di Dortmund, l'argentino e lo spagnolo sono decisi a ripetersi contro i monegaschi. Il campionato per qualche giorno torna in naftalina. Dopo il primo round con il Monaco, c'è uno Juve-Lazio più saporito di quanto ci si potesse immaginare: "Noi pensiamo già a martedì - spiega Claudio Marchisio - dove ci sarà una Juve sicuramente diversa". Juve-Monaco si ripete 17 anni dopo le semifinali del '98: 4-1 a Torino, 2-3 nel Principato, bianconeri promossi alla finale di Amsterdam, dove poi avrebbero perso 1-0 contro il Real Madrid. Era il Monaco degli emergenti Henry e Trezeguet, in quest'ultimo si fa ammirare Martial. "Sfide più complicate di quelle che si pensa", è stato il monito di Allegri nei giorni dopo il sorteggio. Ecco perché, prima di tutto, sarà determinante l'approccio alla partita. Soprattutto dopo la lezione di Parma.
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