BUROLO. Lituani rubavano al Facit, alla sbarra

Imputati con l'accusa di furto aggravato per aver rubato al negozio Facit di Burolo. E' cominciato presso il Tribunale di Ivrea il processo nei confronti di due uomini originari della Lituania: Linos Salkinas, classe 1985, e Juirijus Sepilas, classe 19874, difesi d'ufficio rispettivamente dagli avvocati Angioletta Bertoldo e Mauro Bianchetti. Il primo deve rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale. L'udienza si è tenuta l'altra settimana, esattamente a due anni di distanza dall'8 maggio 2013, data a cui risale il fatto. I due sarebbero entrati alla Facit portandosi via un giubbotto verde ed una maglia del medesimo colore, dopo aver rimosso, senza successo, i dispositivi anti taccheggio, nascosti in una borsa che Salkinas portava a tracolla. "Si trattava di una borsa artigianale – ha evidenziato il brigadiere intervenuto dopo che nel negozio era scattato l'allarme -, era una scatola di cartone rivestita di alluminio, realizzata con l'intento di non far suonare i dispositivi anti taccheggio, ma non aveva funzionato, perché infatti il dispositivo era suonato". Tra la borsa e l'auto dei due ladri, le forze dell'ordine avevano trovato le placche, dei box che dovevano contenere lamette da barba, un cordless e bottiglie di alcolici, oltre ai capi di abbigliamento. I due lituani avevano cercato senza riuscirci di darsela a gambe. "Sono corso dietro ad uno, quello che stava scappando – ha raccontato il brigadiere al giudice Claudia Colangelo -. Parlava un mezzo inglese, non voleva mostrare i documenti. All'inizio l'ho preso per il polso ma si è divincolato. Lui ha scavalcato una recinzione finché non è arrivato nei pressi di una ditta, ne è nata una colluttazione, sono riuscito a buttarlo a terra e a mettergli le manette".