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19 Aprile 2016 - 14:19
Libero Ciuffreda
E’ stato recentemente rinnovato il consiglio direttivo della sezione locale dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Confermato presidente Vinicio Milani, è stato eletto alla vicepresidenza Antonio Napoli, storica figura della sinistra chivassese. Tra pochi giorni l’associazione ricorderà, alla presenza del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali, il 25 aprile del 1945: il giorno della liberazione del paese dal nazifascismo.
Per l’ANPI ci sembra il momento appropriato per sollecitare l’amministrazione a revocare l’intitolazione del giardino pubblico di via Ceresa allo scrittore antidemocratico portoghese Fernando Pessoa (1888-1935). L’intitolazione è avvenuta nel giugno dell’anno scorso con una gran cerimonia condotta dall’amministrazione al completo. Una celebrazione che è costatata al Comune oltre duemila euro per pagare doni, cene, alberghi ai rappresentanti di una municipalità di Lisbona generosamente invitata dal Comune a spese nostre.
Può darsi che Pessoa sia stato un grande poeta. Presso il “popolo di sinistra” è noto e ammirato. Anche grazie ad una fortunata operazione editoriale che ha goduto del prestigio di un intellettuale di sinistra come Antonio Tabucchi. Purtroppo Pessoa non è solo un raffinato poeta. E’ stato anche un ruvido sostenitore delle dittature portoghesi presalazariste. E’ autore di scritti politici che non lasciano dubbi sul carattere antiliberale, antidemocratico, antipacifista e bellicista del suo pensiero. Dopo l’assassinio nel 1918 del dittatore Sidonio Pais, scrisse un elegiaco poema intitolato “A memoria do Presidente-Rei Sidonio Pais”. Nel 1928 pubblicò “L’interregno. Difesa e giustificazione della dittatura militare in Portogallo”. Nel 1994 la casa editrice italiana di estrema destra Il Settimo Sigillo raccolse in volume i suoi “Scritti di sociologia e di teoria politica”.
Che cosa scrive Pessoa? La “democrazia è un’orgia di traditori”. Il liberalismo si diffonde “tra quegli infelici mentali, la cui ignoranza sociologica e non conoscenza della storia li portano ad avere idee socialiste o simili, demenza senile del liberalismo”.
Il costituzionalismo è aborrito in questo modo: l’”intossicazione costituzionale” colpì dapprima l’Inghilterra, poi la Rivoluzione francese la diffuse come un’epidemia in tutto il mondo. E’ una grave malattia che va estirpata dal Portogallo al più presto: “il male del costituzionalismo risiede nella sua essenza, visto che è radicalmente nocivo dove è naturale”. In Portogallo non è nemmeno “naturale”, quindi “non esiste altro rimedio… che quello della sua semplice eliminazione”. Mediante la dittatura militare: “la Forza Armata…deve pretendere per sé soltanto tutto il Potere”. La dittatura va rafforzata col nazionalismo: “Vi è solo una specie di propaganda con cui si può risollevare il morale di una nazione: la costruzione... e la diffusione di un grande mito nazionale”. Segue l’esaltazione della guerra: “E’ dall’odio tra uomo e uomo che la civiltà nasce… è dal conflitto tra nazione e nazione che l’umanità riceve impulso”. E il disprezzo del pacifismo: “Solo la pace è infeconda, solo la concordia è improficua, solo l’umanitarismo è antiumanitario”.
Ecco, per celebrare questo delicato poeta abbiamo speso: pernottamento n. 3 ospiti dal comune di Lisbona per tre notti con colazione c/o Hotel Italia euro 495,00; omaggi: Confezioni dolci tipici “Nocciolini” di Chivasso e colazione di benvenuto con visita laboratorio e assaggio di prodotti tipici locali c/o Pasticceria Bonfante: euro 151,80; servizio di trasferimento bus da Malpensa a Chivasso e viceversa a cura della ditta Autonoleggi Savino euro 770; rinfresco per gli ospiti intervenuti all’intitolazione presso la Pizzeria La Monella euro 457,50; servizio di assistenza tecnica per utilizzo teatrino civico da parte dell’Associazione Blu Room euro 142.
Certo che sulle loro montagne i partigiani, che l’ANPI ricorderà tra pochi giorni, non si potevano permettere questi lussi...
Ecco perché l’ANPI deve chiedere all’amministrazione di cambiare l’intitolazione del giardino di via Ceresa. Non mancano i nomi per sostituire Pessoa. L’anno scorso l’associazione ha curato la pubblicazione di un libro intitolato: “L’alba della libertà. La liberazione di Chivasso”. Sono sicuro che in quelle pagine si trovano tanti nomi degni di prendere il posto del reazionario portoghese.
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