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CHIVASSO. Ciuffreda cambi intitolazione al giardino di Fernando Pessoa

CHIVASSO. Ciuffreda cambi intitolazione al giardino di Fernando Pessoa

Libero Ciuffreda

E’ stato recentemente rinnovato il consiglio direttivo della sezione locale dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Confermato presidente Vinicio Milani, è stato eletto alla vicepresidenza Antonio Napoli, storica figura della sinistra chivassese. Tra pochi giorni l’associazione ricorderà, alla presenza del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali, il 25 aprile del 1945: il giorno della liberazione del paese dal nazifascismo.

Per l’ANPI ci sembra il momento appropriato per sollecitare l’amministrazione a revocare l’intitolazione del giardino pubblico di via Ceresa allo scrittore antidemocratico portoghese Fernando Pessoa (1888-1935). L’intitolazione è avvenuta nel giugno dell’anno scorso con una gran cerimonia condotta dall’amministrazione al completo. Una celebrazione che è costatata al Comune oltre duemila euro per pagare doni, cene, alberghi ai rappresentanti di una municipalità di Lisbona generosamente invitata dal Comune a spese nostre.

Può darsi che Pessoa sia stato un grande poeta. Presso il “popolo di sinistra” è noto e ammirato. Anche grazie ad una fortunata operazione editoriale che ha goduto del prestigio di un intellettuale di sinistra come Antonio Tabucchi. Purtroppo Pessoa non è solo un raffinato poeta. E’ stato anche un  ruvido sostenitore delle dittature portoghesi presalazariste. E’ autore di scritti politici che non lasciano dubbi sul carattere antiliberale, antidemocratico, antipacifista e bellicista del suo pensiero. Dopo l’assassinio nel 1918 del dittatore Sidonio Pais, scrisse un elegiaco poema intitolato “A memoria do Presidente-Rei Sidonio Pais”. Nel 1928 pubblicò “L’interregno. Difesa e giustificazione della dittatura militare in Portogallo”. Nel 1994 la casa editrice italiana di estrema destra Il Settimo Sigillo raccolse in volume i suoi “Scritti di sociologia e di teoria politica”.

Che cosa scrive Pessoa? La “democrazia è un’orgia di traditori”. Il liberalismo si diffonde “tra quegli infelici mentali, la cui ignoranza sociologica e non conoscenza della storia li portano ad avere idee socialiste o simili, demenza senile del liberalismo”.

Il costituzionalismo è aborrito in questo modo: l’”intossicazione costituzionale” colpì dapprima l’Inghilterra, poi la Rivoluzione francese la diffuse come un’epidemia in tutto il mondo.  E’ una grave malattia che va estirpata dal Portogallo al più presto: “il male del costituzionalismo risiede nella sua essenza, visto che è radicalmente nocivo dove è naturale”. In Portogallo non è nemmeno “naturale”, quindi “non esiste altro rimedio… che quello della sua semplice eliminazione”. Mediante la dittatura militare: “la Forza Armata…deve pretendere per sé soltanto tutto il Potere”. La dittatura va rafforzata col nazionalismo: “Vi è solo una specie di propaganda con cui si può risollevare il morale di una nazione: la costruzione... e la diffusione di un grande mito nazionale”. Segue l’esaltazione della guerra: “E’ dall’odio tra uomo e uomo che la civiltà nasce… è dal conflitto tra nazione e nazione che l’umanità riceve impulso”. E il disprezzo del pacifismo: “Solo la pace è infeconda, solo la concordia è improficua, solo l’umanitarismo è antiumanitario”.

Ecco, per celebrare questo delicato poeta abbiamo speso: pernottamento n. 3 ospiti dal comune di Lisbona per tre notti con colazione c/o Hotel Italia euro 495,00; omaggi: Confezioni dolci tipici “Nocciolini” di Chivasso e colazione di benvenuto con visita laboratorio e assaggio di prodotti tipici locali c/o Pasticceria Bonfante: euro 151,80; servizio di trasferimento bus da Malpensa a Chivasso e viceversa a cura della ditta Autonoleggi Savino euro 770; rinfresco per gli ospiti intervenuti all’intitolazione presso la Pizzeria La Monella  euro 457,50; servizio di assistenza tecnica per utilizzo teatrino civico da parte dell’Associazione Blu Room euro 142.

Certo che sulle loro montagne i partigiani, che l’ANPI ricorderà tra pochi giorni, non si potevano permettere questi lussi...

Ecco perché l’ANPI deve chiedere all’amministrazione di cambiare l’intitolazione del giardino di via Ceresa. Non mancano i nomi per sostituire Pessoa. L’anno scorso l’associazione ha curato la pubblicazione di un libro intitolato: “L’alba della libertà. La liberazione di Chivasso”. Sono sicuro che in quelle pagine si trovano tanti nomi degni di prendere il posto del reazionario portoghese.

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