Il venerdì si è saputo del disastro finanziario del Cic. Subito la politica si è mossa per organizzare un consiglio il lunedì successivo che però è saltato a mercoledì, non essendoci ancora il parere dei revisori dei conti. Morale della storia, il martedì, intorno alle 19 e fino alle 22, a poche ore dall’assise, i capigruppo hanno smesso di fare quel che stavano facendo e si sono ritrovati alla spicciolata in Municipio per lavorare sodo e preparare una mozione condivisa da tutti. L’azzurro Tommaso Gilardini, tanto per citarne uno che sta a Milano, si è fiondato in macchina, ha raggiunto le rosse torre e poi è ritornato a casa macinando in una giornata centinaia di chilometri. Tutti presenti, a dire il vero, tranne il sindaco per problemi famigliari. Ma anche il vicesindaco Enrico Capirone per un impegno a cui non è riuscito a rinunciare. Che appuntamento? Lo spettacolo teatrale alle Officine H con Elena Santarelli e Massimo Ghini: “Quando la moglie è in vacanza”. Come dire: “Quando la moglie è in vacanza il vicensindaco non è in commissione, che intanto si decideva solo della delibera del Cic...”. Un peccato, davvero un peccato. Perchè Enrico Capirone, lui sì avrebbe potuto chiarire e illuminare un po’ tutti sui tanti gialli del Consorzio per l’informatizzazione del Canavese. Il vicesindaco che oggi siede nel cda del CSI Piemonte che è socio e committente di Cic, ieri, ma non molto tempo fa lavorava alla Ribes. “Cosa c’entra Capirone e cosa c’entra la Ribes?” qualcuno potrebbe domandarsi. In realtà nulla, ma volevamo raccontare quest’altro giallo datato 2004. Teatro degli avvenimenti la città di Pinerolo. C’è il Comune che ha l’esigenza di incassare Tarsu e Imu arretrati e non sa come fare. Decide di convenzionarsi con l’Acea Pinerolese Industriale Spa per la costruzione di una banca dati e l’anagrafe tributaria. Si guarda all’Acea “che essendo società partecipata dal Comune e radicata nel territorio avrebbe consentito una maggior economia e controllo del processo...”. Vero! E infatti era talmente radicata che tre mesi dopo aveva già subappaltato la patata a Asm di Settimo Torinese che, probabilmente non essendo poi così radicata, dopo 9 giorni subappaltava a sua volta il tutto ad una sua controllata, la Ribes Servizi Spa di Colleretto Giacosa. E non era finita qui con il gioco delle scatole cinesi. Nel dicembre del 2006 la Ribes si fonde con la Filo Asm diventando Filo Ribes, l’Asm ricede il contratto alla Filo Ribes Spa che, nel luglio del 2008, cambia denominazione in Filo Spa, a sua volta messa in liquidazione due mesi dopo, con passaggio di alcuni dipendenti al Cic, per l’appunto e per finire. Anzi no. Finisce tutto con il fallimento della Filo Spa nel 2012. Tornando all’oggi c’è di nuovo Asm (a sua volta in liquidazione) che deve una montagna di soldi al Cic, sull’orlo del fallimento... Ah... A proposito di Pinerolo: sono ancora lì che discutono e indagano su un lavoro che non venne mai portato a termine.... Chapeau!
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