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IVREA. Cic. Poltronificio o stipendificio. C'è pure il fratello di Saitta

IVREA. Cic. Poltronificio o stipendificio. C'è pure il fratello di Saitta

Ivrea: il Consiglio comunale sul Cic

Poltronificio o stipendificio? Il dubbio che il Cic sia un un po’ l’uno e un po’ l’altro, a dirla proprio tutta, un po’ c’è. E c’è anche tanto. Un poltronificio e uno stipendificio per il Pd, s’intende.
Osvaldo Saitta Osvaldo Saitta
Un esempio? Cominciamo dai piani alti. Ci sono due direttori. Uno si chiama Giorgio Cremmo e l’altro chi è? Si chiama Osvaldo Saitta. E chi è Osvaldo Saitta? E’ il fratello dell’attuale assessore regionale alla sanità Antonio Saitta. Si porta a casa entrambi quasi 90 mila euro all’anno. Si dirà: pura casualità. Allora passiamo al cda. Chi c’è nel cda, posto che qui siedono in tre e due sono dipendenti pubblici che accettano l’incarico e poi lo svolgono durante l’orario di lavoro. Uno si chiama Maurilio Franchetto, ex Margherita, lavora all’Asl To4 ed è papa del consigliere comunale Valeria Franchetto. L’altro è Franco Ferrara e in passato è stato braccio destro dell’ex segretario regionale del Pd Gianfranco Morgando. Pura casualità anche qui? Forse sì, considerando che non abbiamo notizie su particolari tendenze politiche del presidente Giuseppe Inzirillo, nominato dai soci lo scorso giugno. Fine del poltronificio, ecco lo stipendificio. E qui, a leggere la lista delle consulenze assegnate nel 2014 proprio mentre si stava chiedendo ai dipendenti di fare un sacrificio e a rinunciare alla tredicesima, c’è veramente da mettersi le mani nei capelli.
Organigramma CIC Organigramma CIC
E si comincia con i 48 mila euro per tutto il 2014 all’esperto informatico Christian Cascone. Ma ci sono anche gli 8 mila euro a Luca Fabbroni e  i 20 mila a testa a Lugi Vercellino e a Michele Colasanto per una consulenza economica e finanziaria di cinque mesi. Infine c’è Monica Libè. Altri 12.388 euro per un lavoro di tre mesi sul “programma per lo sviluppo del Canavese”. Monica Libè, leggiamo nel curriculum, lavorava alla Ribes del vicesindaco Enrico Capirone, oggi amministratore di CSI socio di Cic e che vanta un debito proprio con il CIC di circa 300 mila euro. Anche qui, evidentemente, è solo un caso.   SULLA VOCE DEL CANAVESE IN EDICOLA LUNEDì 9 FEBBRAIO AMPI APPROFONDIMENTI  
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