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Fuochi d'artificio illegali davanti alla Torre Eiffel: 40 arresti a Parigi

Quaranta arresti in poche ore dopo fumogeni e fuochi d’artificio non autorizzati accesi a due passi dalla Torre Eiffel: tra divieti prefettizi diffusi in tutta la Francia e piano di sicurezza rafforzato, le autorità parlano chiaro. Ma cosa è accaduto davvero la sera del 27 dicembre e perché i controlli resteranno serrati nelle festività?

Fuochi illegali davanti alla Torre Eiffel: Parigi sotto assedio o festa fuori controllo?

Fuochi illegali davanti alla Torre Eiffel: Parigi sotto assedio o festa fuori controllo?

La scena è durata pochi minuti, ma ha acceso i riflettori su uno degli spazi più riconoscibili al mondo. Alle spalle, la Torre Eiffel stagliata nel cielo d’inverno; in primo piano, sull’esplanade du Trocadéro, una sequenza di scintille, fumogeni e fuochi d’artificio accesi senza alcuna autorizzazione. È bastato il tempo di alcune immagini registrate dalle telecamere di videoprotezione urbana perché le pattuglie intervenissero con rapidità. Il bilancio ufficiale parla di 40 persone fermate in flagranza nella serata di sabato 27 dicembre 2025, nessun ferito e un segnale istituzionale inequivocabile: in un’area considerata altamente sensibile, soprattutto durante il periodo delle festività, non c’è spazio per artifici non autorizzati.

Secondo quanto comunicato dalla Préfecture de Police di Parigi e confermato da diverse testate francesi, l’allarme è scattato intorno alle 20:50 tra place de Varsovie e l’esplanade du Trocadéro, nel XVI arrondissement. Un gruppo di persone ha acceso fumogeni e lanciato fuochi d’artificio verso l’area prospiciente la Torre Eiffel, attirando immediatamente l’attenzione degli operatori nelle sale di controllo. Le immagini hanno fatto scattare l’invio delle pattuglie, che hanno proceduto a 40 interpellazioni e all’avvio di un’inchiesta per chiarire responsabilità e violazioni contestate. Le autorità hanno precisato che non si sono registrati feriti né danni rilevanti e hanno sottolineato la tempestività dell’intervento. TF1 Info, CNews, RTL e altre testate hanno riportato una ricostruzione sostanzialmente coincidente con quella fornita dalla Prefettura. Alcuni resoconti, citando fonti di polizia, collegano l’episodio a un gruppo di tifosi riconducibili all’area ultras del Paris Saint-Germain, impegnati a celebrare un presunto “sextuplé” di trofei. Su questo aspetto, però, le autorità mantengono il riserbo, lasciando che siano gli accertamenti a fare chiarezza.

L’episodio si inserisce in un contesto più ampio che da tempo preoccupa le autorità francesi. L’uso di fuochi d’artificio senza autorizzazione, spesso definiti “sauvages”, viene trattato sempre più come un problema di ordine pubblico e sicurezza. Gli articoli pirotecnici delle categorie F2 e F3, comunemente reperibili per uso ricreativo, possono provocare incendi, generare situazioni di panico in luoghi affollati e causare lesioni, soprattutto nei contesti urbani ad alta densità. Il quadro è reso ancora più delicato dal fatto che la Francia si trova da mesi al livello massimo del piano Vigipirate (piano nazionale di vigilanza, prevenzione e protezione contro il terrorismo), denominato “urgence attentat”. Questo livello impone controlli rafforzati su grandi affollamenti, trasporti, siti simbolici e spazi pubblici. In tali condizioni, ogni accensione non autorizzata in aree sensibili viene valutata come una potenziale minaccia alla sicurezza collettiva.

Non è quindi casuale che, in vista delle festività natalizie e di fine anno, numerose prefetture abbiano adottato o rinnovato specifici arrêtés prefettizi per vietare vendita, trasporto, detenzione e utilizzo di articoli pirotecnici. Nel dipartimento del Var, la Préfecture du Var ha disposto il divieto totale di vendita, trasporto e utilizzo di artifici di divertimento dal 16 dicembre 2025 al 5 gennaio 2026, affiancando la misura a restrizioni sulla vendita di carburanti e di alcuni prodotti chimici. Nel Nord, la Préfecture du Nord ha vietato, in due finestre temporali tra fine dicembre e inizio gennaio, la vendita e il trasporto degli artifici di categoria F2 e F3, rafforzando parallelamente i controlli su carburanti e acidi. Nell’Eure, la Préfecture de l’Eure ha introdotto un divieto di vendita e utilizzo dei fuochi d’artificio negli spazi pubblici dal 24 dicembre 2025 al 1° gennaio 2026, includendo limitazioni sul consumo di alcol nella notte di Capodanno. Provvedimenti analoghi sono stati adottati nelle Yvelines, nel Loir-et-Cher, nella Mayenne e nel Gers, con restrizioni estese all’intero periodo delle festività. Il quadro che emerge è quello di una strategia nazionale che, pur declinata localmente, utilizza gli strumenti di polizia amministrativa per ridurre i fattori di rischio più ricorrenti durante le feste.

L’area compresa tra Trocadéro, Senna e Champ-de-Mars è da anni considerata una priorità assoluta per la sorveglianza metropolitana. Il flusso turistico elevatissimo, i grandi eventi e il valore simbolico del sito hanno portato a un progressivo rafforzamento delle misure di sicurezza, soprattutto dopo gli attentati che hanno colpito la capitale dal 2015 in poi. Nel 2025, con il piano Vigipirate stabilmente al livello “urgence attentat”, la SGDSN – Secrétariat général de la défense et de la sécurité nationale (Segretariato generale della Difesa e della Sicurezza nazionale)indica la protezione dei luoghi di grande affluenza come una priorità. Questo si traduce in pattugliamenti dinamici, presenza visibile delle forze dell’ordine, sistemi di videosorveglianza avanzati e procedure di intervento rapide quando emergono comportamenti ritenuti a rischio.

Le immagini circolate sui social network, rilanciate anche da account vicini alla tifoseria del Paris Saint-Germain, mostrano fumogeni e batterie pirotecniche accese con la Torre Eiffel sullo sfondo. Diverse testate parlano di una celebrazione informale legata ai successi sportivi del club, con riferimenti alla galassia ultras. Resta il fatto che l’uso di fumogeni e mortaretti è spesso sanzionato anche negli stadi e che, al di fuori di eventi autorizzati, i fuochi d’artificio sono soggetti a regole particolarmente stringenti. In aree ad alta densità turistica, la linea di confine tra festeggiamento e rischio si riduce drasticamente. Da qui la decisione delle forze dell’ordine di intervenire senza preavviso, per interrompere l’azione ed evitare effetti di emulazione.

Le conseguenze per i responsabili dipenderanno ora dagli esiti dell’inchiesta aperta dalla Préfecture de Police di Parigi. In generale, l’uso di articoli pirotecnici in violazione degli arrêtés prefettizi può comportare sanzioni amministrative e penali, il sequestro del materiale e la contestazione di reati più gravi qualora venga accertato un pericolo concreto per le persone o l’ordine pubblico. Anche eventuali promotori o organizzatori di iniziative non autorizzate possono essere chiamati a rispondere delle proprie condotte. Saranno gli accertamenti in corso a stabilire se e come trasmettere gli atti alla procura per le contestazioni formali.

Fonti: Préfecture de Police di Parigi, TF1 Info, CNews, RTL, BFMTV, Yahoo News, SGDSN – Secrétariat général de la défense et de la sécurité nationale, Préfecture du Var, Préfecture du Nord, Préfecture de l’Eure, Préfecture des Yvelines, Préfecture de Loir-et-Cher, Préfecture de la Mayenne, Préfecture du Gers.

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