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Qualcosa di sinistra
23 Dicembre 2025 - 00:24
Libri, lettori e resistenza della carta
Aggiorniamo un po’ i dati. Nel 2023, è aumentata lievemente la quota di lettori di libri, attestandosi sul 40 per cento della popolazione. In maggioranza sono giovani e donne, quasi la metà legge fino a tre libri all’anno, mentre i cosiddetti «lettori forti» (dodici o più libri letti in un anno) sono poco più del 15 per cento.
Calano invece i lettori dei quotidiani (che sono più maschi che femmine): nel 2024 sono poco più di un quarto della popolazione. Crescono i lettori di giornali, informazioni e riviste su Internet: per la metà sono maschi giovani di età compresa tra i 25 e i 54 anni.
In sintesi scendono i lettori di quotidiani di carta, cresce l’utilizzo dell’informazione e della lettura online. Tutto questo darebbe ragione alla direzione di questo giornale che, dal prossimo anno, offrirà un’unica edizione di carta: «unire tutte le edizioni cartacee de La Voce in un unico giornale», ma molto, molto di più online.
Perché scrivere di libri allora? Per il piacere di offrire il proprio modestissimo contributo alla scelta, in un panorama affollatissimo di autori e sempre più piccolo di lettori, sottoponendo alla vostra attenzione qualche titolo.
Un posto speciale, nella mia personalissima scala di gradimento, è riservato a Presidentesse – le donne del Quirinale nell’Italia Repubblicana, di Anna Tonelli (Quaderni di storia, Le Monnier, pp. 340, euro 25,00). Professoressa di Storia all’Università di Urbino, Anna Tonelli non è nuova a lavori sulle biografie femminili; in questo libro propone i ritratti di donne di cui si sa poco, le mogli dei presidenti della Repubblica e le figlie (quando questi sono vedovi), raccontandole «fuori dagli stereotipi dell’aneddotica e delle narrazioni giornalistiche e dai ritratti agiografici».
Infatti Anna Tonelli si è avvalsa di «fonti di prima mano inedite» come l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, che ha concesso anche le tantissime foto raccolte in appendice, tutte corredate di didascalie a rivelare la consistenza e il ruolo delle donne del Quirinale nella vita repubblicana.
Tra i libri che vorrei ricevere trova posto il romanzo di Massimo Zamboni, Pregate per ea (Einaudi, pp. 120, euro 16,00). Scritto dall’autore di L’Eco di uno sparo e La trionferà (romanzi storici di Resistenza e di utopie politiche ambientati nella pianura reggiana). Ancora una volta Massimo Zamboni intreccia la cronaca (l’omicidio di una donna, il processo e l’assoluzione del colpevole) e la storia: i fatti accadono nel 1870, con l’arrivo dei piemontesi che soppiantano gli Este nel dominio sui territori dell’Appennino, imponendo un più stretto controllo sulle comunità con la forza dei carabinieri e delle guardie regie.
Da ultimo richiamo la vostra attenzione su questo titolo: Crisi istituzionale o crisi democratica? Come Giovanni Sartori giudicherebbe oggi l’Italia (Passigli editore, pp. 384, euro 28,00) di Stefano Passigli. A lungo professore di Scienza della Politica all’Università di Firenze, l’autore affronta il tema della crisi del sistema politico italiano attraverso il prisma delle riflessioni del grande politologo Giovanni Sartori.
Ne vale la pena.
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