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Inchiesta sui concorsi nell'ASL TO4, si dimette la consigliera comunale

L’annuncio del Comune su Facebook, la surroga già calendarizzata e il silenzio delle opposizioni

La consigliera comunale Gazzera

La consigliera comunale Gazzera

Maria Grazia Gazzera si è dimessa: non è più consigliera comunale di Cuorgnè.

La notizia è stata data dall’amministrazione cuorgnatese sulla Pagina Facebook del Comune la sera di lunedì 15 dicembre annunciando nel contempo che la surroga sarebbe avvenuta due giorni più tardi. Il consiglio è infatti convocato per mercoledì 17 dicembre.

Si tratta di dimissioni che molti avevano auspicato fin da quando, alla fine del 2022, si era saputo che la Gazzera era coinvolta nelle indagini della Procura di Ivrea sui concorsi truccati nell’ASL TO 4, della quale la consigliera è dipendente. Sindaco e maggioranza si erano subito schierati al suo fianco, esprimendole “stima e fiducia”. Non così la pensavano le opposizioni: due dei tre gruppi rappresentati in consiglio, quello dei “Moderati e indipendenti” e quello di “Cuorgnè C’è” avevano chiesto nella primavera successiva che si dimettesse dalla presidenza della Commissione Bilancio ponendo la questione dell’Opportunità, visto che “nel Bilancio del Comune ci sono anche capitoli che riguardano l’ASL TO 4”. La maggioranza però aveva fatto quadrato. Il sindaco Giovanna Cresto si era richiamata al principio di <non colpevolezza> ed al fatto che l’indagine non riguardava la sua attività di amministratrice comunale.

La Gazzera era rimasta al suo posto in consiglio ed in commissione anche dopo che, nell’ottobre 2025, la Procura aveva concluso le indagini. Le irregolarità concorsuali sembrano quasi cosa da nulla di fronte a quanto venuto alla luce sui trattamenti inumani riservati ai pazienti dell’Ospedale di Settimo dagli operatori della Cooperativa che gestiva i servizi infermieristici. Eppure è proprio dai favoritismi nell’affidamento degli appalti, nelle assunzioni, nelle promozioni, che si generano le distorsioni successive. Per questo anche le persone più limpide, di fronte al semplice sospetto che possano aver goduto di favoritismi, dovrebbero sentire il dovere morale di rinunciare agli incarichi pubblici fino al momento della sentenza.

Il post del comune di Cuorgnè

Molto tardivamente le dimissioni sono arrivate ora, probabilmente concordate visto che, nella lettera inviata al sindaco, la Gazzera parla di ”colloqui intercorsi” e scrive: “A seguito della vicenda giudiziaria che mi vede coinvolta e nella consapevolezza della mia estraneità ai fatti, in riferimento ai colloqui intercorsi, rassegno le dimissioni dalla carica di cui all’oggetto per poter affrontare con serenità gli eventi che seguiranno, senza che gli stessi possano venire strumentalizzati o abbiano a ledere l’immagine del gruppo consiliare a cui appartengo in vista della prossima tornata elettorale”.
Il sindaco ed il gruppo consiliare di <Cuorgnè al Centro> – com’è prassi in questi casi – ringraziano “il consigliere uscente per il lavoro sin qui svolto, augurandole di poter chiarire in via definitiva la propria posizione nelle opportune sedi, e danno il benvenuto al consigliere di nuova nomina”.

La sostituzione sarà rapidissima: un’integrazione all’Ordine del Giorno – pubblicata nella mattinata di martedì 16 – aggiunge infatti due punti al già corposo elenco dei temi da trattare nella seduta del 17 dicembre (siamo a fine anno e quindi all’approvazione del Bilancio 2026-2028). Ai punti 2 e 3, dopo le Comunicazioni del Sindaco e prima dell’Approvazione dei verbali della seduta precedente, si provvederà quindi alla surroga in consiglio ed alla nomina di un nuovo componente nelle commissioni permanenti di cui la Gazzera faceva parte. A sostituirla sui banchi del consiglio sarà Melania Bianchetta, 31 anni, insegnante nella Scuola dell’Infanzia.

Alla notizia per ora non si registrano commenti ufficiali da parte delle opposizioni. È presto. C’è invece, fra i cittadini, chi si indigna per le dimissioni: è il caso di Alessandro Vicari, già candidato nel 2021 nella lista di Mauro Pianasso, che scrive un commento, sempre sulla Pagina Facebook citata: “È triste leggere queste notizie. È triste perché in uno Stato in cui all'art.27 della Costituzione viene sancita la presunzione di innocenza quale principio fondamentale, non è concepibile che un Consigliere Comunale, si dimetta in quanto indagato (indagato non condannato) per non ledere l'immagine del Gruppo Consiliare di appartenenza in vista della prossima campagna elettorale. Da vero Garantista ritengo che fino al terzo grado di giudizio siamo tutti innocenti, pertanto ritengo che questa decisione sia una resa del Garantismo ed una vittoria del giustizialismo e voglio esprimere solidarietà al Consigliere Comunale Grazia Gazzera”.

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