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12 Dicembre 2025 - 18:07
Valentino Fresia, Andrea Tronzano, Ezio Fresia e Maria Cristina Fresia
Fresia Alluminio già la conosceva. Non solo per i numeri o per il ruolo dell’azienda nel settore dei serramenti in alluminio, ma per un profilo che negli anni ha iniziato a circolare anche fuori dai circuiti industriali tradizionali. Ed è anche per questo che ieri l’assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano ha deciso di andare a Volpiano per un brindisi natalizio.
Ad accoglierlo c'erano Ezio Fresia, presidente e figura storica della società, insieme ai figli Maria Cristina e Valentino, oggi alla guida operativa dell’impresa. La visita si è sviluppata tra gli spazi produttivi, logistici e di rappresentanza dello stabilimento, ma è diventata soprattutto un momento di confronto diretto sul ruolo dell’impresa nel contesto piemontese, tra investimenti, politiche industriali, lavoro e rapporto con il territorio.

"Entri in Fresia e subito comprendi l'amore che questa famiglia ha per l'azienda ...- racconta Tronzano il giorno dopo - Sembra di entrare a casa loro. Colorata e arredata. Delle gran belle persone..."
Fresia Alluminio nasce e cresce nel Canavese e oggi è una realtà consolidata a livello nazionale nella progettazione e commercializzazione di sistemi in alluminio per serramenti, con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, all’innovazione di prodotto e ai servizi tecnici per i professionisti del settore. Negli anni l’azienda ha investito in un polo logistico-industriale altamente automatizzato, puntando su organizzazione e tecnologia per restare competitiva in un mercato sempre più complesso.
Ma è guardando oltre la produzione che si comprende perché il nome Fresia sia arrivato anche all’attenzione delle istituzioni regionali. Una delle scelte più riconoscibili è la facciata dello stabilimento, trasformata in opera d’arte dal maestro Ugo Nespolo. Non un intervento simbolico o temporaneo, ma un segno permanente che ha ridisegnato l’immagine esterna dell’azienda, rendendo lo stabilimento un elemento riconoscibile nel paesaggio industriale di Volpiano e dichiarando apertamente un dialogo tra industria e linguaggio artistico.
Quella con l’arte peraltro non è una parentesi isolata. Fresia Alluminio ha sostenuto e commissionato negli anni diversi progetti di arte contemporanea, come l’opera Essere Oltre di Luigi Stoisa, realizzata nell’ambito della rassegna torinese Arte alle Corti e collocata nel cortile dell’ampliamento del Politecnico di Torino. Un intervento inserito in un percorso di arte diffusa, accessibile al pubblico, che porta l’azienda fuori dai propri spazi e dentro la città.
Accanto all’arte contemporanea, c’è anche l’impegno nella tutela del patrimonio storico. Fresia Alluminio è socia della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, organismo che riunisce imprese e istituzioni impegnate nel sostegno a restauri e interventi culturali. Tra questi, il restauro delle dodici tele seicentesche delle Allegorie delle Virtù Regie nella Sala degli Staffieri di Palazzo Reale, un intervento che lega il mondo dell’impresa alla conservazione di beni pubblici di alto valore storico e artistico.
L’assessore Tronzano mostra interesse per un modello di impresa capace di affiancare alla crescita industriale una presenza attiva anche sul piano culturale e sociale. Un aspetto che Fresia Alluminio ha sviluppato nel tempo attraverso iniziative rivolte non solo ai dipendenti, ma all’intera comunità.
Sul piano sociale, l’azienda ha più volte aperto le proprie porte: dalle iniziative di orientamento per gli studenti, come il PMI Day, fino all’ospitalità di incontri pubblici dedicati al lavoro e all’impresa. Tra questi, la presentazione del Manifesto del Buon Lavoro, che ha portato a Volpiano imprenditori, lavoratori e rappresentanti del territorio per riflettere sul significato del lavoro, sulla qualità delle relazioni e sul valore umano dell’impresa.
Un percorso che trova riscontro anche nelle politiche interne, raccontate attraverso strumenti come il Bilancio di Sostenibilità, pubblicato periodicamente dall’azienda, e in progetti come Fresia Green, che mettono insieme sostenibilità ambientale, organizzazione del lavoro, formazione e valorizzazione delle persone. Documenti e iniziative che non si limitano alla dimensione ambientale, ma affrontano anche temi sociali e organizzativi, dal benessere dei lavoratori alla responsabilità verso il territorio.
Resta la fotografia di un’azienda che attira l’attenzione delle istituzioni non solo per ciò che produce, ma per il modo in cui ha scelto di stare nel territorio. Un’impresa che continua a fare industria, ma che nel tempo ha deciso di intrecciare produzione, cultura e comunità, parlando anche un linguaggio diverso da quello consueto delle fabbriche.
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