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"Ballando con le Stelle", il caso dei voti annullati: Nancy Brilli e i 60 mila like fantasma

Gente, Fanpage e Il Fatto Quotidiano accendono il dibattito sul voto social. La Rai conferma i filtri anti-bot, ma manca un report ufficiale

"Ballando con le Stelle", il caso dei voti annullati: Nancy Brilli e i 60 mila like fantasma

"Ballando con le Stelle", il caso dei voti annullati: Nancy Brilli e i 60 mila like fantasma

Una pioggia di cuori che compaiono a ondate, migliaia di profili con nomi casuali e nessun post, grafici che si impennano all’improvviso come un elettrocardiogramma fuori controllo. È questo lo scenario che diversi analisti social e addetti ai lavori descrivono dietro le quinte di Ballando con le Stelle, dove il voto del pubblico online, perno pop di uno show storico di Rai 1, è finito sotto la lente. Al centro della tempesta c’è il “caso” Nancy Brilli, indicata come la concorrente che avrebbe beneficiato del maggior numero di interazioni sospette. Secondo elaborazioni circolate in questi giorni, all’attrice sarebbero stati annullati oltre 60.000 voti ritenuti “non autentici” nel corso dell’edizione, con un picco di circa 10.000 nel round decisivo. Un numero che, se confermato nei dettagli, racconta più di una semplice anomalia: racconta la fragilità strutturale del voto social e, allo stesso tempo, la sua crescente sofisticazione nell’era dei bot.

La miccia si accende quando il settimanale Gente scrive che in gara sarebbero stati individuati “voti social falsi”, spiegando che una società di comunicazione incaricata dalla produzione analizza le interazioni e “certifica” quelle valide, filtrando e scartando quelle riconducibili ad account fittizi o acquistati. Gente indica proprio Nancy Brilli come la concorrente più coinvolta dal fenomeno. La notizia non arriva nel vuoto: da settimane monitoraggi indipendenti segnalano picchi sospetti nel televoto social della trasmissione, con ondate di like concentrate in pochi minuti su card e sondaggi ufficiali. Analisi riprese da più testate hanno puntato l’attenzione su profili appena creati, con zero post, pochissimi follower e pattern di attività sincronizzati, tipici di infrastrutture automatizzate.

Se Gente riaccende i riflettori, la fotografia più numerica arriva da Fanpage, che citando fonti vicine a Viale Mazzini parla di oltre 60.000 voti cancellati a Nancy Brilli perché provenienti da profili anomali nel corso dell’intera stagione. A stretto giro anche Il Fatto Quotidiano e altre redazioni riprendono lo stesso ordine di grandezza, chiarendo che si tratterebbe di una decurtazione ordinaria prevista dal regolamento interno sul televoto social. Il punto, però, resta: non esiste un documento pubblico che metta nero su bianco numeri, criteri e tempistiche.

Nancy Brilli

La domanda chiave è chi verifica davvero i voti e con quali criteri. In un’intervista rilasciata mesi fa, Anna Carlucci, responsabile dei social di Ballando con le Stelle, ha spiegato che la Rai si avvale di una società incaricata che analizza il voto in tempo reale e decurta quelli non veri. Una conferma che il filtro esiste ed è strutturale, non un correttivo d’emergenza. I criteri non sono pubblici nel dettaglio, ma rientrano nelle prassi dell’anti-bot: anzianità dei profili, attività pregressa, coerenza geografica, frequenza delle interazioni, correlazioni tra cluster di account e orari di attivazione a raffica.

Nella narrazione proposta da Fanpage e da altre testate emerge un paradosso netto: l’eventuale tentativo di “aiutare” una concorrente pompando i numeri con i bot avrebbe prodotto l’effetto opposto, perché il sistema taglia le interazioni sospette e abbassa il conteggio valido. Qui entra in gioco il peso del televoto social, che vale circa il 50% nella somma con la giuria. Se i numeri gonfiati vengono rimossi, la performance reale può uscire ridimensionata in modo sensibile nella classifica finale.

Sul piano dei fatti verificabili, l’eliminazione di Nancy Brilli è avvenuta allo spareggio contro Rosa Chemical, con una forbice netta a favore del cantante, come riportano le cronache di puntata. Più testate hanno confermato il ricorso sistematico a una verifica tecnica del televoto social, in linea con quanto dichiarato dalla struttura social del programma. Nelle ultime ore si è consolidata l’indicazione dei 60.000 voti annullati, attribuita a fonti interne e rilanciata da più redazioni, ma resta un’informazione di seconda mano: manca un report ufficiale firmato dalla Rai o dalla società tecnica. Sul fronte delle reazioni, l’attrice ha espresso pubblicamente amarezza per le dinamiche di gara e per alcune scelte editoriali, parlando di “figli e figliastri”. Un elemento che aiuta a capire perché la questione dei voti social, esplosa a ridosso della sua uscita, abbia polarizzato il dibattito.

Già a fine ottobre alcune analisi indipendenti avevano individuato irregolarità nelle interazioni su Instagram, parlando di una massa di profili fake sotto la card ufficiale di Nancy Brilli, analisi rilanciate anche da MOW. L’ipotesi di un televoto dopato non è nuova: ogni talent che si affida ai social deve farci i conti. Ma in questa stagione il tema è diventato centrale, complice la popolarità dei protagonisti e la centralità del voto online nella narrazione. Anche magazine e testate lifestyle hanno annotato puntata dopo puntata la presenza di like sospetti sui profili ufficiali.

Il contesto competitivo spiega perché ogni punto pesi doppio. Questa ventesima edizione ha trasformato il sabato sera in un terreno di scontro serrato con Canale 5 e ha spinto Ballando con le Stelle a valorizzare l’engagement digitale come volano anche per gli ascolti lineari. In più di un’occasione Barbara d’Urso ha vinto la puntata nella somma tra giuria e pubblico proprio grazie al voto social, nonostante classifiche tecniche non sempre favorevoli. In parallelo la produzione ha gestito infortuni, rientri, ripescaggi e un tesoretto discusso, moltiplicando le variabili in cui il voto online poteva spostare equilibri.

Il mercato dei bot è noto: pacchetti di like venduti a pochi euro, migliaia di account pilotati da reti automatizzate. Il loro impatto in uno show come Ballando con le Stelle dipende dalla sofisticazione dei profili falsi, dalla rapidità del filtro e dal peso del televoto. I segnali tipici dell’anomalia, come profili senza post, nomi alfanumerici, attività a raffica in finestre di pochi minuti e provenienze geografiche incoerenti, sono stati osservati e riportati da più testate durante l’edizione. Individuarli, però, non basta: serve che il sistema li isoli, li annulli e lo comunichi in modo credibile.

Il nodo finale è la fiducia. Il caso dei voti fantasma è una cartina di tornasole non per stabilire chi balli meglio, ma per capire se un talent di punta della tv pubblica sia in grado di governare la complessità dei social senza subirla. Al netto delle polemiche, un dato resta: una struttura di controllo esiste ed è operativa, e la quantità di voti scartati che circola in queste ore suggerisce che abbia lavorato molto. Che questa informazione emerga solo attraverso indiscrezioni giornalistiche e non tramite un bollettino ufficiale della Rai è ciò che resta da chiarire, per il bene della competizione e soprattutto del pubblico.

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