Nikita Perotti confessa tutto: il “feeling magico” con Andrea Delogu scuote Ballando con le stelle

Il rapporto tra Nikita Perotti e Andrea Delogu continua a catalizzare attenzioni che vanno ben oltre la pista di Ballando con le stelle. Non è soltanto la brillantezza tecnica che ha reso la coppia una delle più amate del programma, ma la tensione emotiva che ha attraversato il loro percorso, segnata dal lutto devastante che ha colpito la conduttrice, costretta a fare i conti con la morte improvvisa del fratello Evan, vittima di un incidente stradale a soli 18 anni. Dentro questo scenario, il ballerino decide ora di raccontare tutto: la complicità, la crescita, la paura di non essere abbastanza, e quella strana magia che qualcuno ha già iniziato a leggere come un sentimento in divenire.

Intervistato dal settimanale Chi, Perotti affronta apertamente la questione più discussa: il loro legame. E lo fa con parole che non ammettono zone d’ombra. «Per me il nostro feeling è tutto vero. Abbiamo un rapporto bellissimo, speciale, ridiamo e scherziamo tutto il giorno, ci facciamo battute. È qualcosa di magico e non escludo che possa trasformarsi in qualcos'altro, perché nella vita mai dire mai». Una dichiarazione che spazza via prudenza e sottintesi, accendendo ulteriormente l’attenzione su una relazione che, almeno davanti alle telecamere, è diventata uno dei fili conduttori della stagione.

Ma quando il dolore è entrato di colpo nel loro percorso, Perotti ha sentito tutto il peso di una responsabilità nuova. Non solo quella di un maestro, ma quella di una presenza umana chiamata a sostenere una donna travolta da una perdita irreparabile. E lui non lo nega: «Sì, ho avuto paura, ma perché non sapevo come gestire questa situazione, non avevo mai vissuto nulla del genere. Per quanto riguarda, invece, sostenerla, ero sicuro al 200 per cento, ero prontissimo. Volevo starle accanto a tutti i costi». Parole che fotografano uno dei momenti più delicati dell’intera edizione.

Una fragilità che si era già vista nel video condiviso dallo stesso Perotti quando Andrea Delogu fece il suo ritorno in sala prove dopo diversi giorni di silenzio e assenza. Un rientro in punta di piedi, avvenuto a meno di due settimane dalla tragedia. Nel filmato, poche immagini ma cariche di significato: Andrea ha il volto stanco, lo sguardo segnato. Nikita prova a farla sorridere con una piccola performance improvvisata davanti allo specchio. Lei abbozza un sorriso, un attimo breve ma potentissimo, e poi i due si stringono in un abbraccio lungo, necessario, che ha parlato più di qualsiasi dichiarazione ufficiale.

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In quei giorni, la conduttrice aveva scelto di lasciare tutto — tv, social, programmi — per affrontare il lutto accanto alla famiglia. La Rai le aveva concesso uno stop totale. Il suo ritorno sul lavoro era stato annunciato da parole profondissime durante la conduzione de La Porta Magica: «Nelle scorse settimane la mia vita e quella della mia famiglia si sono fermate. Ho perso mio fratello Evan, aveva soltanto 18 anni, era pieno di sogni e di luce. Poi il mondo ti ricorda una grande maturità: “il dolore accompagna anche noi grandi”, ma dobbiamo trasformarlo in amore per la vita. È quello che dobbiamo a Evan». Un passaggio che aveva commosso il pubblico e mostrato la delicatezza con cui Andrea stava cercando di tornare a respirare.

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Il legame tra i due si era consolidato anche fuori dallo studio. Perotti aveva partecipato ai funerali di Evan a Bellaria, il 31 ottobre, rappresentando tutta la produzione Rai. Un gesto di vicinanza che aveva fissato in modo inequivocabile la profondità del rapporto costruito nei mesi di lavoro insieme.

E mentre racconta questo percorso, il ballerino guarda anche a se stesso e alla crescita che sente di aver vissuto. Dalla scorsa edizione, quando era in coppia con Anna Lou Castoldi, a oggi, Perotti riconosce un cambiamento emotivo ancora più forte di quello tecnico. «A non tenere dentro le emozioni che provo. Mi sento molto più libero e sono cambiato tanto, anche grazie ad Andrea. Mi sento molto più maturo, sono molto più sicuro di me e, scherzando, sento di avere molti più anni rispetto ai 21 che mi ritrovo». Una maturazione accelerata, forse inevitabile, quando si è costretti a danzare accanto al dolore.

Oggi il percorso di Nikita e Andrea resta uno degli elementi più complessi e intensi di questa stagione di Ballando. Non solo per la qualità del ballo, ma per il modo in cui entrambi hanno trasformato la pista in un luogo dove la fragilità non viene nascosta, ma attraversata. E dove un legame nato tra passi e prove, tra sorrisi e silenzi, continua a evolversi senza che nessuno possa prevederne davvero la direzione.

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