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10 Dicembre 2025 - 22:14
Una bicchierata per Geffry: Ivrea canta il suo Cantore
A Ivrea ci sono tradizioni che passano di mano in mano come un testimone, custodite con cura e restituite ogni anno un po’ più luminose. E poi ci sono momenti che, senza preavviso, si trasformano in qualcosa di diverso: non più soltanto un rito, ma un bisogno. La Bicchierata di Natale 2025 del Corpo dei Valletti, in programma sabato 20 dicembre alle 18.45 nella Chiesa di Santa Marta, appartiene a questa seconda categoria. È l’appuntamento delle cose che non si possono rimandare, perché hanno il peso della memoria e il calore dell’affetto. E quest’anno, più di ogni altro, diventa un incontro che parla piano ma arriva forte: è dedicato a Geffry, al secolo Gianfranco Vogliano, la voce che sapeva tenere insieme la compagnia come una cucitura invisibile, uno che si definiva Cantore dei Valletti e che, in fondo, lo era davvero.
Quando se n’è andato, lo scorso luglio, in un incidente motociclistico che ha gelato la città, nessuno ha trovato parole abbastanza larghe da contenere lo sgomento. Perché Geffry non era semplicemente “uno dei Valletti”: era quello che cantava quando gli altri tacevano, che tirava fuori una barzelletta anche quando non era il momento, che teneva il tempo della festa e quello dell’amicizia. Era una presenza. Ora è un’assenza che brucia, ma che i Valletti hanno scelto di trasformare in un gesto collettivo, quasi un coro: ricordarlo insieme, farlo rivivere attraverso ciò che amava di più.



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E così, alla Bicchierata, accadrà qualcosa che non è esagerato definire unico. Verrà presentato il vinile celebrativo 45 giri che Geffry aveva immaginato, accarezzato, quasi già sognato: “LA CRICCA dei VALET”. Un piccolo disco, due facciate, e dentro un mondo. La Canzone dei Valletti reinterpretata da tutto il gruppo, come nelle storiche produzioni di Radio Deejay: un pezzo costruito a frammenti, una voce ciascuno, un mosaico vivo di appartenenze. Era il progetto che Geffry voleva realizzare per gioco, per affetto, per quella sua creatività senza freni. Non ha fatto in tempo, ma la sua voce sì: era stata registrata, ed è proprio quella voce che tornerà a vibrare nella sala, come se lui fosse lì a fare il direttore d’orchestra con lo sguardo furbo e la Fruja in mano.
E poi c’è l’altro lato del vinile, che aggiunge un’emozione nell’emozione: l’Inno del Carnevale di Ivrea, interpretato dal Coro La Serra, di cui Geffry era parte fino all’ultimo. Il coro sarà presente anche dal vivo, regalando ai presenti un’anticipazione quasi carnascialesca del 6 gennaio. È un omaggio e un abbraccio, il modo che hanno trovato i compagni di canto per dire: “Siamo ancora qui. Anche per te”.
La copertina del disco è, da sola, un racconto: Geffry insieme alla sua Fruja, la chitarra che portava ovunque, quasi fosse un’estensione del suo modo di stare al mondo. Sul retro, una serie di riquadri: il basket, il rugby, i carri del Montenavale, il Carnevale, le passioni di una vita che non aveva mai smesso di correre. E poi quella simpatia instancabile, quella capacità di far ridere anche dopo aver ripetuto la stessa barzelletta cento volte. Perché la raccontava lui, e tanto bastava.
Ma la Bicchierata sarà anche altro. Sarà un gesto di solidarietà, semplice e necessario: durante la serata sarà possibile fare una donazione destinata ai figli di Gianfranco. Un modo per dire che l’amicizia non finisce quando finiscono le parole, che la comunità può e deve diventare sostegno concreto. Che il dolore, se condiviso, pesa un po’ meno.
Si rinnova anche la tradizione: gli ospiti potranno confermare l’adesione come Soci d’Eccellenza 2026, e riceveranno in omaggio l’invito personale per “La Notte dei Valletti”, l’evento più elegante e simbolico del Carnevale di Ivrea, quello che segna la linea tra l’attesa e l’inizio della festa.
Ma oltre gli inviti, oltre il vino nei calici e i sorrisi trattenuti, questa Bicchierata resterà per ciò che è davvero: un momento aperto al sentimento. Una serata in cui le voci si mescolano, in cui una canzone ritorna come una carezza, in cui l’assenza diventa presenza e la memoria si fa musica. Un brindisi che non si limita a salutare il Natale, ma che tiene stretto ciò che conta: il legame, la gratitudine, la bellezza di ricordare insieme.
Geffry amava cantare. Sabato 20 dicembre, sarà la comunità intera a cantare per lui. E con lui. Sempre.
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