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Caselle Torinese riannoda il filo della sua storia industriale

Inaugurato il Museo del Tessile tra telai del ‘700, strumenti storici e la donazione di Filiberto Martinetto, per raccontare il passato produttivo della città alle nuove generazioni.

Caselle Torinese riannoda il filo della sua storia industriale

Lunedì 8 dicembre, in una mattina che profumava di storia e di futuro, Caselle Torinese ha inaugurato il suo nuovo Museo del Tessile, ospitato nei locali della palestra dell'ex Scuola Collodi in via Guibert 3.

Il taglio del nastro ha così sancito l'inizio di un viaggio immersivo nel cuore produttivo che ha costruito l’identità del territorio, un luogo dove il passato industriale prende vita davanti agli occhi di chi osserva e racconta storie di mani, ingegno e stoffa.

Appena entrati, lo sguardo viene catturato dai due maestosi telai del Settecento con pettine in bamboo, strumenti antichi che custodiscono il ritmo e il sudore delle generazioni di tessitori.

A seguire, una Sindone in tessuto naturale alta oltre quattro metri e dieci. Tra scampoli dell’Ottocento e una raccolta di strumenti e oggetti frutto di sessant’anni di passione autentica del Cav. Filiberto Martinetto, il visitatore si trova immerso in un percorso che racconta la nascita e l’evoluzione della tessitura casellese, dai primi esperimenti artigianali fino alla nascita di un’industria che è diventata riferimento europeo nel settore della nastrineria.

Il nuovo Museo del Tessile  

Il museo nasce dal gesto generoso di Martinetto, fondatore della Filmar, che ha deciso di donare alla città una parte preziosa della sua collezione, salvando strumenti e macchine che, altrimenti, rischiavano di scomparire nell’ombra del tempo e della tecnologia. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e l’automazione cambiano radicalmente il modo di produrre, il Museo del Tessile ricorda a tutti quanto fosse reale e concreto il lavoro dei nostri predecessori, quanto ingegno e pazienza richiedesse fare tessile.

La visita affascina tutti: gli anziani rivivono memorie di un mestiere che li ha accompagnati per una vita, i giovani e i bambini scoprono per la prima volta come nasceva un tessuto, come si muoveva un telaio e persino com’è fatto un baco da seta. Ogni oggetto, ogni macchina racconta una storia, ogni scampolo ha un segreto da svelare.

Durante l’inaugurazione, il sindaco Giuseppe Marsaglia ha sottolineato l’importanza di questa donazione che restituisce alla città un pezzo della propria identità.

Caselle ora può raccontare la sua storia industriale, il percorso dei suoi lavoratori e delle sue imprese, e guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.

Il Museo del Tessile è un filo che collega generazioni, un luogo dove memoria e passione si intrecciano, pronto a diventare punto di riferimento culturale e educativo per tutta la comunità.

Camminando tra i telai e i campionari, ci si rende conto che ogni dettaglio, ogni macchina e ogni scampolo custodisce un pezzo di Caselle, e che, finalmente, quel filo non si perderà più.

Un momento dell'inaugurazione 

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