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Corgiat e Greco beccati al bar. Trattativa o Irish coffee?

Dopo anni di gelo, tradimenti politici e veleni di corrente, i due tornano a parlarsi. E qualcuno giura che non fosse solo per la schiuma del bicerin

Corgiat e Greco beccati al bar. Trattativa o bicerin?

Caterina Greco e Aldo Corgiat Loia

Eccoli lì, Aldo Corgiat Loia e Caterina Greco, beccati – ops, visti per purissimo caso – a sorseggiare un caffè in un bar di corso San Maurizio a Torino. “Toh, guarda chi c’è!”. “Ciao, come stai?”. “Bene! Tu?”. Il classico dialogo da ex compagni di scuola, quando incontri quello che ti passava i compiti e che non hai mai sopportato.
Insomma: un caffè al volo, due parole, niente di che.

Ma i maligni – che a Torino non mancano mai, e a Settimo la sindaca Elena Piastra sembra addirittura produrli con gli stampini – giurano che quel tavolino non fosse affatto casuale: più che un caffè, una riunione di redazione sul futuro del centrosinistra settimese. E già così viene voglia di ordinare un Irish coffee doppio. O, perché no, un whisky.

Dicono – sempre i maligni, ovviamente – che al tavolo si parlasse di tutto ciò che davvero conta: di sé medesimi (voce del verbo autorappresentarsi), del futuro politico della sinistra torinese, del Pd che fu, di quello che forse sarà e – soprattutto – di quello che ciascuno immagina potrebbe diventare “con il proprio nome dentro”.

E mentre la crema dell'Irish coffee si scioglieva lentamente in bocca, c’è chi giura di aver sentito echeggiare parole come “strategie”, “ricomposizione”, “scenari”, “e se…”.

Gabriele Vacis

Gabriele Vacis

Non sfugga ai più attenti che i due, un tempo, erano stati vicini. Non simbiotici, solo vicini. Poi arriva il grande tradimento: Corgiat, patriarca del centrosinistra settimese, sindaco per dieci anni, l’uomo che fa e disfa, sceglie Fabrizio Puppo come candidato sindaco e non Caterina GrecoApriti cielo.

Da allora: gelo polare. Conversazioni ridotte al nulla. Sguardi sfuggenti. Rapporti ibernati come merluzzi.

Segue il colpo di grazia: Corgiat che molla il Pd per traslocare in Articolo 1 “armi, bagagli e convinzioni profonde” (così diceva all’epoca). Lui finisce in un angolo. Lei no. Lei resta nel Pd decorgiattizzato e soprattutto resta vicinissima a Elena Piastra, amica e confidente.
Guài a tia si parri cu iddu....”, ripeteva la Greco a Piastra un giorno sì e l’altro pure, come una suocera in perenne allerta.

E oggi?
Eccoli lì: insieme. Proprio lei. Stesso tavolino con l'aria da “non è come sembra”.

Perché oggi è un altro giorno. E chissà, forse anche un altro Pd.

Corgiat, raccontano le gole profonde, starebbe flautando l’idea di un grande ritorno nella casa madre. Come quei rocker che dopo il progetto solista tornano con la band originale perché “in fondo era bello suonare insieme”.

E Greco? Lei, dopo le vicende della “corrente Gallo”, oggi cammina a briglie sciolte e soprattutto cerca alleati. A Settimo e a Torino. Alleati veri, solidi, non intercettabili.

Il suo sogno? Sindaca di Settimo. Oggi come undici anni fa. Oggi come sempre...
E non che questa volta non abbia chance: i competitors – si fa per dire – sono Luca Rivoira (che se gli fai un “boh” sviene), Umberto Salvi (difficile immaginarlo combattere una battaglia fino in fondo) e, volendo, Daniele Volpatto… forse.

E ancora non basta.

Pare – e qui il romanzo politico diventa serie Netflix – che dietro il rendez-vous ci sia lo zampino di Gabriele Vacis, regista, intellettuale, amico di Caterina Greco, non esattamente della parrocchia di Corgiat. Ma oggi, pare, amico di entrambi.

Vacis come Pontiere della Pace. Regista di una reunion politica che sa di backstage teatrale. Uno che se li immagina già seduti come personaggi di una sua pièce: “Aldo e Caterina – atto unico, ironico e un po’ amaro, ma vissero tutti felici e contenti”.

Insomma: nuovo asse? Operazione nostalgia? Preludio a una ricomposizione della diaspora settimese?
Il Pd che fu, il Pd che sarà, e un Irish coffee in corso San Maurizio che sembra l’inizio di qualcosa.

O – per chi crede ancora al “caso” – soltanto un Irish coffee, o forse un bicerin, o forse un caffè, o forse solo un bicchiere d'acqua. "Liscia o gassata?".... Naturale del rubinetto, grazie.

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