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L'incendio le distrugge la casa, i Babbi Natali corrono per lei: raccolta fondi per "Betty"

Lanciata una raccolta fondi per riparare la casa danneggiata dalle fiamme. Nessuna donazione porta a porta: ecco le uniche modalità sicure

L'incendio le distrugge la casa, i Babbi Natale corrono per lei: raccolta fondi per "Betty"

L'incendio le distrugge la casa, i Babbi Natale corrono per lei: raccolta fondi per "Betty"

La città si mobilita per Albertina “Betty” Borin, costretta a lasciare la sua abitazione di via Carlo Botta dopo l’incendio che, mercoledì 3 dicembre, ha danneggiato il camino, una porzione del tetto e parte del piano superiore. Un fatto concreto, misurabile, che mette a nudo la fragilità delle case e delle vite, ma anche la velocità con cui una comunità può stringersi attorno a chi resta improvvisamente senza un luogo dove rientrare.

Per accelerare i lavori di messa in sicurezza — riparazione del tetto, rifacimento della canna fumaria, interventi in muratura — l’associazione Un dono per Castellamonte, insieme all’Assessorato alle Politiche Sociali, ha lanciato una raccolta fondi. Un’iniziativa che non gioca sulla retorica del “volemose bene”, ma su un obiettivo pratico: permettere a Betty di tornare a casa nel più breve tempo possibile. L’intero ricavato le verrà consegnato al termine delle festività natalizie.

Un dettaglio importante, soprattutto in tempi di truffe porta a porta: non ci sarà alcuna raccolta di denaro a domicilio. Le uniche modalità autorizzate sono indicate nella locandina ufficiale. Chi desidera contribuire può farlo tramite bonifico bancario all’Iban dedicato IT76K03268300300052883147140, intestato a Un Dono per Castellamonte, con causale “Un tetto per Betty”. Oppure donare in contanti presso l’unico punto di raccolta riconosciuto, l’Antica Pasticceria Pan Belmonte, che ha scelto di collaborare mettendo a disposizione il proprio locale. C’è anche una terza via: partecipare alla Babbo Walk 2025, il cui ricavato sarà interamente devoluto a Betty.

«Aiutateci affinché sia veramente Natale per tutti», scrivono i promotori. Una frase semplice, forse, ma che restituisce il senso di un gesto collettivo che non promette miracoli: promette riparazioni. E, a volte, tra una promessa e una trave di tetto da rimettere a posto, è proprio la seconda a fare la differenza.

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