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Parcheggi smart e biodiversità: così si rinnova il parco delle Vallere

Presentato il progetto PINQuA finanziato dal PNRR con interventi su parcheggi, biodiversità e monitoraggi

Parcheggi smart e biodiversità

Parcheggi smart e biodiversità: così si rinnova il parco delle Vallere

La riqualificazione ambientale delle Vallere, l’area naturale che segna il punto di incontro tra Torino e Moncalieri, compie un passo avanti importante grazie all’intervento realizzato dalla Città metropolitana di Torino insieme all’Ente di gestione delle Aree Protette Po piemontese. Un progetto che si inserisce nel quadro del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA) e che è sostenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che finanziato dall’Unione Europea tramite il PNRR, per un investimento complessivo di 200mila euro. L’obiettivo è chiaro: migliorare la fruizione pubblica, innalzare la qualità dell’esperienza nel parco e aggiornare gli strumenti di tutela ambientale.

L’area delle Vallere è una delle porzioni più frequentate del Parco del Po piemontese. È un luogo dove sport, natura e mobilità sostenibile convivono da anni, ma dove la pressione dei visitatori richiedeva interventi più moderni e sistemi di gestione capaci di rendere l’ingresso e l’esperienza quotidiana più fluida e più sicura. Per questo, una delle prime azioni portate a termine riguarda la gestione automatizzata dei parcheggi, resa possibile dall’installazione di un sistema digitale che permette di controllare accessi, flussi e sicurezza con maggiore precisione. La modernizzazione della sosta rappresenta un tassello fondamentale per preservare l’ambiente dall’eccessivo traffico interno e, allo stesso tempo, facilitare i visitatori nelle giornate di maggiore affluenza.

Accanto agli aspetti logistici, il progetto interviene anche sul patrimonio ecologico del parco. È stata infatti ricostruita una nuova area umida, grazie al ripristino dello specchio d’acqua presente accanto al giardino fenologico. Si tratta di uno spazio che negli anni aveva perso parte delle sue funzionalità naturali, e che ora ritrova il suo ruolo originario: offrire habitat e condizioni ideali a anfibi, rettili e a una ricca avifauna legata agli ambienti d’acqua dolce. Le aree umide rappresentano uno degli ecosistemi più delicati e più preziosi, capaci di garantire biodiversità elevata e di fungere da indicatori naturali della salute dell’ambiente circostante. La scelta di ripristinarla restituisce dunque equilibrio a una zona di grande valore ecologico.

Il terzo intervento, forse il più innovativo dal punto di vista tecnologico, riguarda il monitoraggio digitale delle biocenosi. Un sistema integrato di webcam e microfoni permette ora di osservare la fauna in modo continuo, anche nei momenti della giornata in cui gli animali sono più difficili da rilevare. Questo strumento non ha solo finalità scientifiche: consente infatti un approccio educativo nuovo, offrendo ai visitatori, alle scuole e ai ricercatori la possibilità di seguire la vita del parco attraverso modalità di osservazione non invasive. La tecnologia, dunque, diventa alleata della didattica ambientale e della conservazione.

All’inaugurazione erano presenti la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano e la Direttrice del parco Emanuela Sarzotti, che hanno ribadito come questo intervento rappresenti una tappa significativa nella trasformazione del Parco delle Vallere in un luogo sempre più fruibile, sostenibile e scientificamente monitorato. La collaborazione tra enti, finanziamenti PNRR e visione complessiva dell’area naturale consente di guardare alle Vallere non solo come uno spazio verde urbano, ma come un laboratorio ambientale capace di dialogare con il territorio, con le politiche pubbliche e con le nuove esigenze dei cittadini.

Al centro del progetto, infatti, c’è l’idea che tutela e fruizione non siano in contraddizione, ma parti di un percorso comune. Rendere il parco più accessibile, migliorare la sosta, recuperare gli ambienti naturali e rafforzare il monitoraggio significa rafforzare la capacità del territorio di offrire natura, educazione e sostenibilità in una forma contemporanea e innovativa. Il Programma PINQuA, in questo senso, non è solo un contenitore di fondi, ma una cornice che spinge gli enti locali a immaginare nuovi modi di abitare e vivere gli spazi pubblici.

L’intervento alle Vallere racconta dunque una politica ambientale che si muove su più piani: infrastruttura, biodiversità, educazione, digitalizzazione. Un passo importante per un’area che, negli anni, ha dimostrato di essere uno dei luoghi più identitari del territorio metropolitano e che oggi, grazie alle risorse PNRR, entra in una fase nuova, più attrezzata e più resiliente di fronte alle sfide ambientali e sociali.

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