Cerca

Attualità

Torino, in 4.000 al Pala Gianni Asti per “Disattiva i pregiudizi” nella giornata delle disabilità

Oltre 15.000 studenti collegati in streaming, trasporti potenziati da Gtt e messaggi istituzionali, ma il nodo resta la quotidianità delle persone con disabilità

Torino, in 4.000 al Pala Gianni Asti per “Disattiva i pregiudizi” nella giornata delle disabilità

Torino, in 4.000 al Pala Gianni Asti per “Disattiva i pregiudizi” nella giornata delle disabilità

Il Pala Gianni Asti pieno come nelle grandi occasioni, con quasi 4.000 studenti arrivati da tutta la città e dal Piemonte, racconta una verità che non ha bisogno di slogan: l’inclusione, quando smette di essere una parola astratta e diventa un’esperienza collettiva, mobilita davvero. La Giornata delle scuole del DisFestival, organizzata dalla Cpd – Consulta per le persone in difficoltà, ha portato Torino a confrontarsi con i suoi limiti e con le sue potenzialità, radunando al palazzetto materne, elementari, medie e superiori per “Disattiva i pregiudizi e scrivi il cambiamento”. Una formula semplice, che però regge l’urto della partecipazione: oltre 15.000 ragazzi si sono aggiunti in streaming, mentre decine di pullman e i mezzi Gtt – che per l’occasione hanno esposto sul display la scritta dedicata alla Giornata internazionale delle persone con disabilità – hanno accompagnato l’afflusso al palasport.

L’evento, nei numeri, è un successo. Ma come sempre la dimensione simbolica rischia di superare quella materiale. L’inclusione resta un traguardo che si misura soprattutto nelle aule, nei corridoi, nel trasporto scolastico, nell’accessibilità urbana, ben oltre l’energia di una mattinata piena di musica, testimonianze, influencer, artisti e atleti paralimpici. Lo hanno ricordato anche gli organizzatori, sottolineando il lavoro quotidiano che la Consulta porta avanti tra scuole, famiglie e amministrazioni.

Sul palco, il sindaco Stefano Lo Russo ha scelto di ringraziare chi si muove ogni giorno accanto agli studenti: «Dobbiamo essere sempre attenti alle persone che sono in difficoltà, e per questo il mio ringraziamento va soprattutto ai vostri insegnanti, ai vostri genitori e a tutti i volontari e le volontarie della Cpd che lavorano tutto l'anno per organizzare gli eventi legati al 3 dicembre». Un messaggio istituzionale, non privo di consapevolezza rispetto al fatto che l’inclusione non si costruisce in un solo appuntamento.

La mattinata ha ospitato anche la premiazione del concorso nazionale “Disattiva il pregiudizio e scrivi il cambiamento”, realizzato con la collaborazione de La Stampa, e una serie di interventi pensati per parlare ai più giovani con linguaggi non scolastici: storie personali, performance e attività interattive. Il palazzetto pieno ha mostrato una generazione più disponibile all’ascolto e meno ostile alla diversità rispetto al passato, ma anche una comunità scolastica che da anni chiede strumenti, risorse e continuità educativa per sostenere davvero studenti e famiglie con disabilità.

Il DisFestival continuerà nei prossimi giorni con altri appuntamenti dedicati alla cultura, allo sport e alla sensibilizzazione, ma la domanda centrale resta sempre la stessa: quanto di ciò che accade dentro queste iniziative riuscirà a trasformarsi in cambiamento quotidiano? La partecipazione di massa dice che il terreno è fertile. Il resto dipenderà da politiche, scelte amministrative e capacità di non disperdere il coinvolgimento dimostrato oggi dalle scuole.

Lo Russo

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori