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05 Dicembre 2025 - 11:42
Via Grazioli diventa un caso politico: NoleSì accusa la Giunta di aver “scoperto” dopo sei anni un progetto che aveva già ignorato
Il progetto per la nuova area sportivo-ricreativa di via Grazioli, a Nole, si trasforma ancora una volta in un terreno di battaglia politica. A riaccendere il conflitto è il gruppo consiliare NoleSì, che accusa la maggioranza di aver presentato come propria un’idea avanzata dall’opposizione già nel 2019, poi abbandonata – sostengono i consiglieri – per motivi più politici che amministrativi. Secondo la minoranza, quei sei anni avrebbero potuto essere utilizzati per offrire finalmente ai giovani nolesi uno spazio adeguato, mentre oggi ci si trova davanti all’ennesimo annuncio che rischia di rimanere incompiuto.
Il fronte critico non contesta solo la paternità del progetto, ma anche il ritardo accumulato nella gestione complessiva dell’impiantistica locale. La denuncia è diretta: i ragazzi continuerebbero a utilizzare strutture deteriorate, prive di manutenzione e lasciate, a loro dire, senza interventi significativi per due interi mandati. Una situazione che, secondo NoleSì, confermerebbe la mancanza di una visione d’insieme da parte dell’Amministrazione Bertino, incapace di investire sulla socialità e sugli spazi di aggregazione.
Il progetto immaginato dall’opposizione nel 2019 era pensato come un’area aperta, accessibile liberamente, senza recinzioni e senza limitazioni, un luogo progettato per favorire la socialità spontanea. I consiglieri contestano il rischio opposto: che la Giunta decida invece per un spazio chiuso, recintato, con accessi vincolati e fruibilità ridotta. Una deriva che, secondo la minoranza, tradirebbe lo spirito originario del progetto e ridurrebbe l’utilità pubblica dell’intervento.
Il nodo dei costi alimenta ulteriormente lo scontro. NoleSì denuncia un incremento del budget fino a oltre 700mila euro, una cifra ritenuta sproporzionata rispetto alla proposta iniziale. Il sospetto avanzato è duplice: che quei numeri siano stati enfatizzati per ottenere visibilità oppure che il Comune, avendo stanziato in Bilancio solo 325mila euro, sarà costretto a ridimensionare drasticamente il progetto, sacrificando parte delle opere. In entrambi i casi, secondo l’opposizione, i primi a rimetterci sarebbero i giovani e la cittadinanza, destinati a vedere l’ennesima infrastruttura annunciare ambizioni irrealizzabili.

La replica del sindaco Luca Bertino è arrivata immediatamente e con toni duri. Il primo cittadino, respingendo le accuse, ha sottolineato come la narrazione proposta da NoleSì non corrisponderebbe alla realtà amministrativa di Nole, lasciando intendere che la minoranza starebbe costruendo un racconto politico distorto. Un botta-e-risposta che conferma quanto il tema dell’impiantistica sportiva sia diventato un simbolo del confronto politico locale.
Sul fondo del dibattito emerge una questione più ampia: quale modello di politica giovanile debba adottare Nole nei prossimi anni. Da un lato c’è la richiesta di spazi liberi, inclusivi, non vincolati da barriere fisiche; dall’altro la necessità di opere strutturate, finanziabili e sostenibili nel tempo. La distanza tra le due visioni sembra ancora ampia, e il rischio è che il confronto si blocchi in un continuo scambio di accuse, ritardando ulteriormente la nascita dell’area ricreativa e compromettendone l’impatto sulla comunità.
Nole attende da anni un progetto che trasformi via Grazioli in un luogo vivo, capace di offrire opportunità sportive, di socialità e di aggregazione. Ma finché la contesa politica resterà così accesa, la prospettiva di vedere finalmente realizzato lo spazio rischia di allontanarsi ancora, intrappolata tra costi contestati, dubbi di metodo e divergenze strategiche.
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