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Classifica dei licei: Cavour torna primo, ma la provincia stravince

Dati, conferme e sorprese: Botta, Curie-Vittorini, Ancina, Cocito e Vallauri cambiano il quadro regionale

Classifica dei licei

Classifica dei licei: Cavour torna primo, ma la provincia stravince (foto di repertorio)

Torino recupera un simbolo, ma la provincia la sorpassa. Il rientro del liceo Cavour al vertice dei classici non basta a coprire la scossa: in cima ai ranking compaiono il Botta di Ivrea e il Curie-Vittorini di Grugliasco, che lasciano indietro gli istituti cittadini e ridisegnano la mappa dell’eccellenza piemontese.

Il ritorno del Cavour al primo posto tra i classici torinesi segna una svolta attesa, quasi un recupero d’immagine dopo anni di oscillazioni. La scuola riporta Torino al centro della classifica, ma lo fa in un contesto molto più competitivo rispetto al passato, perché basta guardare oltre i confini cittadini per scoprire che il vero baricentro della qualità formativa si è spostato altrove.

La crescita del Botta di Ivrea è netta. Il liceo eporediese supera i classici cittadini e conferma una continuità che negli ultimi anni ha consolidato reputazione, risultati universitari e performance interne. Il Botta non è più un’eccezione di provincia, ma una realtà capace di competere con i poli storici del capoluogo e di superarli con una regolarità sempre più evidente.

Lo stesso vale per lo scientifico Curie-Vittorini di Grugliasco, che conferma un percorso di crescita ormai strutturato. L’istituto si colloca davanti agli scientifici torinesi grazie a una didattica aggiornata, una linea formativa coerente e una stabilità nei risultati che spinge l’hinterland oltre ogni previsione. Il dato è chiaro: la provincia non solo recupera terreno, lo supera.

Torino, dal canto suo, mantiene una roccaforte nel settore scientifico con il paritario Edoardo Agnelli, ancora una volta al vertice cittadino. L’Agnelli continua a essere un punto fermo, sostenuto da un modello scolastico solido e da una performance costante che ne consolida il ruolo di riferimento per il capoluogo.

Il quadro si amplia ulteriormente osservando la provincia di Cuneo, dove emergono istituti in grado di imporsi a livello nazionale. Il liceo Ancina di Fossano e il liceo Cocito di Alba si confermano tra i migliori scientifici d’Italia. Non è un caso: i due istituti, negli ultimi anni, hanno mantenuto standard elevati, mettendo in fila continuità, risultati universitari e stabilità nei percorsi interni.

Sempre a Fossano, i numeri evidenziano un risultato ancora più concreto. L’istituto tecnico tecnologico Vallauri raggiunge un tasso di occupazione dell’86% tra i suoi diplomati. Un dato che pesa, soprattutto in un mercato instabile, e che restituisce un’immagine chiara: quando la filiera tra formazione e lavoro è solida, la provincia diventa un polo in grado di attrarre e sostenere percorsi professionali reali.

Il Piemonte scolastico si presenta così profondamente trasformato. Torino ritrova nel Cavour un caposaldo, ma la provincia dimostra una vitalità superiore e una capacità di competere che scardina gerarchie radicate. Il Botta, il Curie-Vittorini, l’Agnelli, l’Ancina, il Cocito e il Vallauri raccontano un territorio mobile, distribuito, capace di eccellenze multiple. Non più centro contro periferia, ma una rete di scuole che alza l’asticella e rende il panorama regionale più ampio e più competitivo.

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