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Bombole di gas e rifiuti nel giardino Savio a Torino: ancora degrado in corso Regio Parco

La consigliera segnala il degrado attorno a un chiosco e chiede interventi immediati

Bombole di gas e rifiuti nel giardino Savio a Torino: ancora degrado in corso Regio Parco

Bombole di gas e rifiuti nel giardino Savio a Torino: ancora degrado in corso Regio Parco

Il giardino pubblico Domenico Savio, a Regio Parco, è tornato al centro delle segnalazioni per una situazione che si ripete ormai da mesi. Tre bombole del gas lasciate all’aperto e rifiuti sparsi accanto al chiosco interno al parco sono stati documentati questa mattina dalla consigliera di Circoscrizione Verangela Marino, che ha denunciato condizioni di degrado e problemi di ordine pubblico mai risolti.

Le immagini diffuse mostrano scarti abbandonati senza alcuna cura, materiali accumulati, residui di attività commerciale e oggetti potenzialmente pericolosi lasciati in un punto accessibile a chiunque. Il caso riguarda un esercizio che, secondo numerose segnalazioni degli ultimi mesi, avrebbe trasformato l’area circostante in uno spazio utilizzato senza rispetto delle regole fondamentali di decoro e sicurezza.

Marino ha inviato una comunicazione ufficiale al presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, chiedendo un intervento rapido e il richiamo formale del titolare. Il messaggio è diretto: avere un’attività dentro un parco non autorizza a considerare lo spazio pubblico come un’estensione privata né a utilizzarlo come deposito di materiali e rifiuti. Nel post diffuso questa mattina, la consigliera ha sottolineato che «non risulta che il titolare sia il padrone della città di Torino», espressione che fotografa il clima di esasperazione accumulato da residenti e amministratori.

Il giardino Savio non è nuovo a problemi simili. Da tempo vengono segnalati episodi legati al decoro, alla gestione dei rifiuti, a comportamenti non compatibili con la presenza di famiglie, bambini e anziani che frequentano l’area. La presenza di bombole di gas abbandonate — oltre alla questione igienica e ambientale — pone anche un tema di sicurezza immediata, che rende necessario un sopralluogo urgente degli uffici comunali e delle forze dell’ordine.

L’intervento di Marino riaccende dunque un tema più ampio: il controllo degli spazi pubblici nei quartieri e la responsabilità di chi opera all’interno di aree destinate alla comunità. La manutenzione dei parchi e la vigilanza sulle concessioni commerciali, soprattutto quando riguardano luoghi frequentati quotidianamente, non possono essere rimandate o scaricate sui cittadini.

La Circoscrizione 6 attende ora la risposta degli uffici competenti, mentre i residenti chiedono che la situazione venga affrontata senza ulteriori rinvii. Perché un parco pubblico, soprattutto in zone dove la qualità urbana è già fragile, non può essere lasciato in balia di incuria e gestione approssimativa.

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