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01 Dicembre 2025 - 13:36
Torino accende il semaforo arancio: stop ai diesel Euro 5 per tre giorni (immagine di repertorio)
L’inverno riporta Torino nella consueta morsa dello smog. Da domani e fino a mercoledì 3 dicembre, data del prossimo controllo, il semaforo antismog passa ufficialmente al livello arancio, con il conseguente blocco dei diesel fino agli Euro 5 nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 19. La decisione scatta dopo i dati trasmessi da Arpa Piemonte, che segnalano un nuovo superamento della soglia dei 50 microgrammi al metro cubo di pm10 per tre giorni consecutivi, un indicatore che non lascia margini d’intervento e attiva automaticamente le misure più restrittive previste dal protocollo.
Alle limitazioni strutturali già in vigore nel capoluogo si sommano dunque quelle temporanee che colpiscono la fascia più ampia dei diesel, in un quadro che conferma quanto il bacino padano resti fragile e vulnerabile nei giorni di stabilità atmosferica. Con l’entrata in vigore del livello arancio si aggiunge inoltre un ulteriore elemento: si fermano anche i veicoli dotati di Move In, il sistema di monitoraggio chilometrico che, pur consentendo deroghe durante l’anno, non esclude i mezzi registrati dalle limitazioni legate ai picchi di inquinamento.
Il peggioramento delle condizioni dell’aria riaccende un problema ormai cronico per la città e l’area metropolitana: l’accumulo degli inquinanti nelle fasi di alta pressione, le difficoltà del traffico urbano, la dipendenza dai diesel più datati e le emissioni legate al riscaldamento civile continuano a convergere in un mix difficile da governare. Le misure emergenziali – pur necessarie – risultano talvolta impopolari, ma rappresentano l’unico strumento immediato per contenere una situazione che rischia di aggravarsi durante le settimane più fredde dell’anno.
Resta ora da verificare l’andamento dei prossimi giorni, con lo sguardo puntato sul bollettino Arpa del 3 dicembre, che stabilirà se mantenere, irrigidire o revocare le limitazioni. Nel frattempo, Torino si ritrova nuovamente in quel delicato equilibrio tra tutela della salute pubblica e impatto sulla mobilità quotidiana, un tema che rimane centrale nel dibattito cittadino e nella capacità delle istituzioni di combinare interventi di emergenza e politiche strutturali.

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