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29 Novembre 2025 - 15:17
C’è una parola che sintetizza la rotta scelta dal Torino Film Festival: continuità. Alla vigilia della giornata di chiusura, il Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema ha deliberato la conferma di Giulio Base come direttore artistico anche per il 2026. Una scelta che, al di là della forma, parla la lingua dei risultati: l’edizione 2025 del festival ha avuto un andamento più che positivo, sufficientemente solido da trasformarsi, già ora, in mandato rinnovato.
Il fatto è semplice e rilevante: Giulio Base resta al timone del Torino Film Festival per il 2026. La decisione è ufficiale e proviene dal Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema, l’ente che governa il festival. Il timing non è casuale: arriva alla vigilia della chiusura dell’edizione 2025, come a cristallizzare un bilancio che le prime indicazioni definiscono “più che positivo”.
Quando un festival conferma il proprio direttore artistico con tale tempestività, invia due messaggi chiari: - fiducia nella linea curatoriale impostata; - volontà di capitalizzare sul rapporto con pubblico, industria e territorio. Nel caso di Torino, la riconferma suggerisce che la visione di Base abbia incontrato obiettivi e aspettative dell’istituzione che lo sostiene, traducendosi in risultati percepiti come tangibili.
È il Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema a decidere: un passaggio istituzionale che garantisce continuità e responsabilità. La delibera testimonia un allineamento tra governance e direzione artistica, condizione essenziale per mantenere coerenza di visione e stabilità operativa in una macchina complessa come un festival internazionale.
Il testo originario richiama “i numeri” e “i dati” come motore della decisione. Pur senza entrare nel dettaglio di statistiche non ancora diffuse, è evidente che performance e indicatori dell’edizione 2025 abbiano giocato un ruolo determinante. In altre parole, la conferma per il 2026 non nasce da un atto formale, ma dalla lettura di risultati considerati più che soddisfacenti.
Con questa riconferma, il Torino Film Festival mette a fuoco tre direttrici operative: - consolidare quanto ha funzionato nell’edizione 2025; - affinare il profilo della programmazione, capitalizzando su riscontri e partecipazione; - rafforzare la reputazione del festival come piattaforma curatoriale affidabile, capace di dialogare con pubblico e professionisti. Per chi osserva il panorama dei festival italiani, il segnale è chiaro: a Torino si investe sulla coerenza e sulla continuità, elementi che, quando sostanziati dai risultati, diventano la migliore garanzia per crescere.
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