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30 Novembre 2025 - 13:23
Bilancio modesto, DUP confuso e cantieri rinviati: l’autunno amaro della Giunta Corrado secondo la sinistra (foto: Molinari e Morelli)
Una macchina amministrativa in forte ritardo, con lavori pubblici ridotti all'osso e promesse non mantenute. Il Consiglio comunale di giovedì scorso a Gassino Torinese non ha spento le tensioni accumulate negli ultimi mesi. Anzi, per l’opposizione ha certificato quello che definisce un quadro «preoccupante» dell’azione amministrativa. A dirlo è Andrea Morelli, consigliere di Progettiamo Gassino, che insieme a Giuseppe Molinari ha analizzato punto per punto variazione di bilancio, DUP 2026-2028 e opere pubbliche. Le sue parole sono un lungo atto d’accusa all’indirizzo della Giunta Corrado.
Morelli parte da ciò che definisce «un segnale evidente»: la variazione di bilancio. Una manovra minima, per lui rivelatrice di una difficoltà più ampia. «È modesta, poche migliaia di euro. Testimonia una evidente difficoltà nella spesa per investimenti e manutenzioni, nonostante le rassicurazioni date dalla maggioranza», afferma, sottolineando che la mancanza di fondi realmente impegnati indica anche la scarsità di lavori avviati. Secondo Morelli, infatti, «non ci sono affidamenti di lavori significativi in programma, e tutto procede a rilento».
Il capitolo più duro riguarda però il Documento Unico di Programmazione, approvato in Giunta solo il 13 novembre scorso e poi arrivato in Consiglio giovedì, con mesi di ritardo. Morelli non risparmia critiche, partendo da quella che considera una confusione grave sulla natura del documento. «Corrado non ha ancora capito che questo è il “DUP 2026 - 2028 – Documento Unico di Programmazione”, e non la “Nota di aggiornamento del DUP 2026 - 2028”. E per il capo dell’Amministrazione, è grave», afferma.
Nel suo racconto, il problema non è solo formale. Il DUP, sostiene, sarebbe arrivato in aula con un ritardo ingiustificato: «Questo documento doveva essere portato in Consiglio Comunale entro il 31 luglio, ed arriva con grande ritardo». Una tempistica che, secondo l’opposizione, riflette difficoltà strutturali nella gestione della macchina comunale.
Nel merito, Morelli parla di un documento «incompleto, confuso e pieno di contraddizioni». Cita esempi precisi: «Per il vecchio campo Olindo Fiore, in una pagina si parla di destinazione turistico-ricettiva», mentre altrove compaiono progetti individuati in passato ma oggi totalmente assenti dal piano. «Non si cita il progetto di parcheggio di fronte all’Oratorio, per il quale sono stati stanziati fondi per lo studio di fattibilità», aggiunge, definendo la dimenticanza significativa.

Andrea Morelli
A questo si somma, secondo l’opposizione, un depotenziamento evidente del Piano Triennale dei Lavori Pubblici. «Il Piano triennale di Lavori Pubblici è stato svuotato, e per il 2026 non è previsto niente di concreto, solo la partecipazione a 2 bandi regionali che non porteranno nulla», dichiara.
Morelli indica anche gli interventi rinviati al 2027: i marciapiedi di corso Italia nel tratto non commerciale e la nuova strada di accesso all’ecocentro, con rotonda sulla SR 590 davanti al Penny Market. «È rimandata anche lei al 2027, con buona pace degli abitanti di Strada della Ressia e del traffico dei mezzi pesanti sotto casa loro», osserva, collegando il rinvio all’aumento del traffico pesante lungo la SP590 della Val Cerrina, già oggi molto congestionata.
Per spiegare questa mancanza di programmazione, Morelli riporta la giustificazione offerta dalla maggioranza, che attribuisce le difficoltà ai limiti della struttura amministrativa. Ma la replica di Progettiamo Gassino è netta: «Corrado si nasconde dietro le criticità della macchina amministrativa, al numero insufficiente di dipendenti, alle difficoltà nella preparazione delle determine di spesa. Tutti problemi che aveva anche la nostra Amministrazione, ma con una “piccola” differenza: il Comune è da settembre 2024 senza un Segretario comunale».
Il consigliere aggiunge che l’attuale amministrazione, «quando ha gentilmente "accompagnato alla porta" il Segretario comunale nominato da noi, con una certa arroganza pensava di poterlo sostituire in un attimo. Il risultato invece è evidente: un Segretario comunale stabile non si vede all’orizzonte». Una mancanza che, secondo Morelli, sta paralizzando la macchina comunale in ogni settore.
Morelli introduce però anche l’unica nota positiva emersa nella seduta: il cantiere della nuova scuola elementare, il cui iter era però stato avviato ai tempi del sindaco Paolo Cugini. «Unica nota positiva, forse: la nuova scuola elementare è quasi completata. Un buon risultato, ma dovuto alla nostra Amministrazione, che aveva deciso, progettato, trovato il finanziamento, affidato i lavori ed aperto il cantiere, con una scelta fortemente voluta. Il ruolo di questa Amministrazione è stato quello di spettatore, o poco più».
Un passaggio che riporta al centro un tema già noto: la capacità della Giunta di proseguire progetti ereditati, contro la difficoltà — denunciata dall’opposizione — di avviarne di nuovi.
Infine, Morelli affronta il caso dei tre parcheggi chiusi nell’area dell’ex pesa in via Bussolino, simbolo di una stasi amministrativa che dura da oltre un anno. «Questione pesa pubblica: dopo 14 mesi, sono al punto di partenza. Nulla di fatto in concreto, un’imbarazzante rimpallo di responsabilità tra il Comune ed i proprietari dell’area. Intanto, i posteggi restano transennati, con grande danno delle attività commerciali».
Una vicenda che, unita ai ritardi sul DUP e alle difficoltà nel chiudere cantieri minori, alimenta in Morelli la percezione di un immobilismo generale che definisce preoccupante. Le sue conclusioni sono nette: «In sintesi: il DUP è zeppo di ‘faremo, compatibilmente con le risorse economiche disponibili’ e ‘potremo fare, partecipando a bandi e se saremo finanziati’. Solo promesse, nulla di concreto all’orizzonte».
Il Consiglio comunale di giovedì, per l’opposizione, non ha portato chiarezza. Semmai ha confermato quanto Morelli e Molinari denunciano da mesi: un Comune che, tra difficoltà interne e scelte rinviate, rischia di affrontare il 2026 senza una rotta precisa e con molti più problemi di quelli che la Giunta è pronta ad ammettere.

Giuseppe Molinari
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