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28 Novembre 2025 - 21:22
Piemonte investe 14 milioni per rifare gli impianti sportivi pubblici
Un intervento atteso da anni, che adesso prende forma con una dotazione economica pesante e una strategia precisa. La Regione Piemonte ha approvato un piano da 14 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli impianti sportivi pubblici, un investimento che poggia sulle risorse del Programma Fesr 2021-2027 e che mira a ridurre consumi, emissioni e costi di gestione. Una decisione politica di ampio respiro, pensata per incidere non solo sugli edifici, ma sul modo stesso in cui i Comuni producono e utilizzano energia negli impianti destinati allo sport.
Le misure approvate dalla Giunta regionale sono due, complementari e strutturate. La prima, dotata di 10 milioni di euro, riguarda gli interventi di efficientamento energetico negli edifici e nelle strutture sportive non professionistiche. L’obiettivo è chiaro: tagliare la domanda di energia primaria, ridurre le emissioni climalteranti e sostenere i Comuni in un processo di rinnovamento che oggi è indispensabile, soprattutto dopo l’impennata dei costi energetici registrata negli ultimi anni. La seconda misura, finanziata con 4 milioni, punta invece sulla promozione delle energie rinnovabili, con interventi dedicati agli edifici pubblici destinati ad attività sportive.
Il piano coinvolge un’ampia platea di beneficiari: Città Metropolitana di Torino, Province, Comuni, Unioni di Comuni e Unioni Montane. Tutti potranno presentare domanda attraverso un bando di prossima pubblicazione, predisposto dal Settore Sviluppo Energetico Sostenibile della Direzione regionale Ambiente, Energia e Territorio. Sarà questo ufficio a definire le modalità operative, stabilire i criteri di accesso e tracciare le linee procedurali, in accordo con la Direzione Competitività del sistema Regionale.
La Regione punta a una transizione che non sia solo formale. Si parla infatti di interventi profondi, capaci di trasformare edifici vecchi e spesso energivori in strutture efficienti, moderne e sostenibili. Le azioni ammissibili coprono un ventaglio ampio e articolato. Rientrano i lavori di isolamento termico delle superfici che delimitano i volumi climatizzati, la sostituzione di infissi e superfici trasparenti, l’inserimento di sistemi di ombreggiamento e schermatura, il rinnovamento degli impianti di climatizzazione e la sostituzione dei sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria. Sono previsti anche interventi sugli impianti di ventilazione meccanica, la riqualificazione dell’illuminazione interna ed esterna, l’installazione di sistemi di building automation per la gestione intelligente degli impianti termici ed elettrici e, più in generale, la sostituzione degli impianti tecnologici che servono le strutture sportive.
La Regione parla apertamente di un passo decisivo verso una transizione energetica sostenibile, in linea con gli obiettivi nazionali e comunitari. Un percorso che non riguarda soltanto le emissioni, ma anche la capacità degli enti locali di gestire in modo più efficiente risorse economiche sempre più limitate. I costi energetici rappresentano una voce pesante nei bilanci comunali, soprattutto per le palestre scolastiche e gli impianti polifunzionali, che richiedono climatizzazione, illuminazione prolungata e manutenzioni costanti. Ridurre i consumi significa liberare risorse da reinvestire nei servizi, nelle manutenzioni ordinarie, nelle attività sportive rivolte ai cittadini.
Il finanziamento è costruito su un mix di fondi europei, statali e risorse del Fondo Sviluppo e Coesione inserite nel bilancio regionale 2025-2027. Una combinazione che indica una volontà precisa: dare continuità al percorso di riqualificazione del patrimonio sportivo e accompagnare i Comuni nell’adeguamento alle nuove norme energetiche. In molti territori piemontesi, soprattutto nelle aree montane e periferiche, gli impianti sportivi soffrono anni di ritardi e difficoltà strutturali. Intervenire su efficienza e consumi significa preservare luoghi cruciali per la socialità e per la salute pubblica.
Il piano regionale, nelle intenzioni della Giunta, rappresenta un primo blocco strategico di interventi, destinato a essere ampliato man mano che i Comuni forniranno progetti concreti e opere cantierabili. L’auspicio è che il finanziamento riesca a generare un effetto a catena, incentivando gli enti locali a muoversi in direzione di una gestione più autonoma e sostenibile dell’energia, riducendo la dipendenza da impianti obsoleti e costosi.
L’energia, in questo scenario, diventa un tema non solo ambientale ma amministrativo, sociale e territoriale. E i 14 milioni stanziati segnano l’inizio di una stagione che punta a modernizzare gli impianti sportivi partendo da ciò che oggi rappresenta il nodo più critico: i consumi.
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