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BardoMont 2025, a Bardonecchia quattro giorni tra scienza, sport, cultura e biodiversità

Dal 5 all’8 dicembre il Festival porta studiosi, atleti, scrittori e artisti alle Terre Alte tra incontri, laboratori ed eventi per tutte le età

BardoMont 2025, a Bardonecchia quattro giorni tra scienza, sport, cultura e biodiversità

BardoMont 2025, a Bardonecchia quattro giorni tra scienza, sport, cultura e biodiversità

Torna a Bardonecchia il Festival BardoMont, seconda edizione di una manifestazione che si è già affermata come uno dei momenti più attesi dell’inverno culturale piemontese. Dal 5 all’8 dicembre, il paese diventerà il centro di un racconto collettivo dedicato alla montagna, narrata, esplorata e vissuta attraverso il filo conduttore dei cinque sensi. Una rassegna costruita dal Comune di Bardonecchia insieme all’associazione Star, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, il patrocinio della Regione Piemonte e della Città metropolitana di Torino, il supporto della Compagnia di San Paolo e la sponsorizzazione di Enel.

Presentato ufficialmente il 27 novembre nella sede della Città metropolitana, l’evento si articolerà tra il Palazzo delle Feste e il Palazzetto dello Sport, con un programma pensato per pubblici diversi e capace di intrecciare scienza, alpinismo, cultura, musica, tradizioni, arte e sostenibilità.

La mattina inaugurale del 5 dicembre sarà dedicata alle scuole e agli studenti universitari: il focus sarà sui cambiamenti climatici e sull’impatto dei mutamenti globali sui ghiacciai, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Torino, del Comitato Glaciologico del CNR e del Parco Alpi Cozie. In questo contesto il pubblico potrà anche “ascoltare” il suono dei ghiacciai, attraverso un lavoro artistico del musicista Sergio Maggioni, un’esperienza sensoriale che collega scienza e percezione.

Sempre il 5 dicembre aprirà un’escape room dedicata alla transizione ecologica e alla gestione dei rifiuti, realizzata dal progetto Interreg Alcotra Francia-Italia, coordinato dalla città di Chambéry insieme alla Città metropolitana di Torino, a Uncem e a Galerie Eureka. Un format immersivo rivolto ai giovani per affrontare con originalità temi complessi e attualissimi.

Nei tre giorni successivi, al Palazzo delle Feste si alterneranno studiosi, atleti, alpinisti, giornalisti e scrittori. Tra gli ospiti figurano Piero Bianucci, lo scienziato Nicola Pugno, lo storico della montagna Roberto Mantovani, il bardonecchiese Ian Matteoli, stella dello snowboard italiano, tre volte sul podio in Coppa del Mondo e bronzo ai Mondiali Juniores 2023. Accanto a lui, i campioni dello sci alpinismo Matteo Eydallin e Ilaria Veronese, atleti simbolo del legame tra sport e territorio.

La dimensione sportiva sarà testimoniata anche da Andrea Lanfri, primo atleta con disabilità a raggiungere la vetta dell’Everest nel 2023, e da figure storiche come Francois Cazzanelli, guida alpina tra i nomi più autorevoli dell’alpinismo contemporaneo. Non mancheranno scrittori e grandi protagonisti dello sport invernale: Franco Faggiani, Irene Borgna, il campione olimpico Piero Gros, l’allenatore della Valanga Azzurra Gino Senigagliesi, il collega Dario Borsotti e l’ex azzurro Fabio De Crignis.

Il programma include anche i Workshop del Gusto, uno spazio dedicato ai sapori del territorio, un momento di balli occitani e letture per bambini in collaborazione con la Biblioteca di Bardonecchia. Il 6 dicembre, al Palazzetto dello Sport, si terranno una lezione di yoga, un laboratorio sulla paura di cadere con la freeclimber e mental coach Marta Carminati e sessioni di arrampicata per bambini e ragazzi con le Guide Alpine Valsusa.

Il Festival è sostenuto convintamente dagli enti territoriali. Sonia Cambursano, consigliera delegata della Città metropolitana di Torino, ha sottolineato: «A Bardonecchia, dal 5 all’8 dicembre si parlerà di montagna a 360 gradi, dai temi ambientali al turismo, dagli sport delle Terre Alte alla ricerca di attività alternative allo sci. Sono temi su cui la Città metropolitana è impegnata, con progettualità nazionali ed europee volte a rinsaldare l’alleanza tra vallate alpine e area metropolitana».

La sindaca Chiara Rossetti ha ricordato l’importanza dell’appuntamento per la comunità locale: «Il Festival BardoMont è un evento a cui la nostra amministrazione crede molto e che rappresenta la nostra visione del vivere questi territori con rispetto, attenzione ai cambiamenti in corso, volontà di accogliere e passione per le nostre bellezze naturali».

Il coordinatore del Festival Riccardo Topazio ha spiegato la filosofia dell’edizione: «BardoMont è un’occasione speciale per vivere la montagna attraverso i cinque sensi. Racconteremo biodiversità, differenze, l’appeal che attira sempre più giovani verso l’arrampicata e verso questi territori».

Lo spirito inclusivo è stato ribadito da Roberto Mantovani, giornalista e scrittore: «Vogliamo condividere l’idea della montagna come luogo di inclusione, dove atleti con abilità diverse si incontrano sullo stesso terreno, spinti dalla stessa passione».

Infine, una sorpresa gastronomica: il pasticcere Davide Ugetti, quinta generazione di una storica famiglia bardonecchiese, ha presentato il cioccolatino BardoMont, una creazione pensata per raccontare «profumi, tradizioni ed energia» delle montagne in un unico assaggio.

La sindaca Rossetti

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