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14 Novembre 2025 - 18:20
“Train… to be cool”, il progetto della Polfer convince i ragazzi del Ferrari
La Polizia Ferroviaria ha portato la sicurezza direttamente tra i banchi. A Susa, gli agenti del Compartimento Polfer Piemonte e Valle d’Aosta hanno incontrato 600 studenti e 50 docenti dell’Istituto Tecnico Enzo Ferrari per una giornata intensa dedicata ai comportamenti corretti in ambito ferroviario. Un appuntamento che ha mostrato subito il suo valore: attenzione alta, domande continue, interesse reale verso i rischi che molti ragazzi affrontano ogni giorno senza rendersene conto.
Il progetto “Train… to be cool”, promosso dalla Polizia di Stato, nasce proprio con questo obiettivo. Spiegare ai più giovani che stazioni, binari e aree ferroviarie non sono spazi neutri. Sono luoghi complessi, regolati da norme precise e segnati da pericoli spesso sottovalutati. Gli agenti, formati per la didattica, hanno illustrato con linguaggio diretto i comportamenti che possono trasformarsi in situazioni critiche anche in pochi istanti.
I filmati proiettati durante gli incontri hanno catturato l’attenzione da subito. Mostrano episodi reali: attraversamenti improvvisi, distrazioni fatali, bravate riprese da telecamere di sorveglianza. Materiale pensato per far capire, senza retorica, che la sicurezza ferroviaria dipende da scelte quotidiane. Molti studenti, alla fine dei video, hanno iniziato a porre domande sui casi mostrati e sulle attività della Polfer nelle stazioni.
Gli agenti hanno spiegato come si svolgono i controlli, quali operazioni vengono effettuate per garantire la circolazione e quali rischi affrontano ogni giorno i passeggeri più giovani, soprattutto quando viaggiano senza adulti. È emerso quanto la prevenzione sia determinante per evitare incidenti, cadute, attraversamenti irregolari e avvicinamenti pericolosi ai binari.
Il dialogo con le classi è stato continuo. Gli studenti hanno chiesto chiarimenti su situazioni comuni: cosa fare in caso di emergenza, come riconoscere un pericolo, come comportarsi vicino ai treni in movimento o in stazione affollata. Le risposte degli agenti hanno permesso di chiarire dubbi pratici e sfatare convinzioni errate, offrendo una visione più consapevole dell’ambiente ferroviario.
A fine giornata, i ragazzi hanno compilato un questionario anonimo per valutare l’iniziativa. Dai risultati emerge un gradimento elevato. Molti hanno indicato di aver capito per la prima volta l’importanza dei comportamenti corretti in stazione. Altri hanno apprezzato il confronto diretto con gli agenti, considerato utile e concreto.
Il progetto “Train… to be cool” prosegue nelle scuole piemontesi come strumento di educazione alla legalità e alla sicurezza. L’incontro di Susa conferma l’efficacia del format: frasi brevi, esempi reali, dialogo aperto e un linguaggio vicino al mondo dei ragazzi. Un percorso che punta a ridurre i rischi e a creare una nuova consapevolezza su un ambiente frequentato ogni giorno da migliaia di giovani.
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