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11 Novembre 2025 - 18:40
ASL TO4, la risonanza diventa “intelligente”: a Ivrea nasce la nuova frontiera della diagnosi oncologica
Una rivoluzione silenziosa, ma destinata a cambiare la medicina di prossimità. All’Ospedale di Ivrea, fulcro dell’ASL TO4, è entrata ufficialmente in funzione la nuova piattaforma software di intelligenza artificiale dedicata alla risonanza magnetica prostatica, capace di potenziare la diagnosi e il trattamento del carcinoma prostatico, una delle neoplasie più diffuse tra gli uomini. È un salto di qualità che unisce tecnologia, ricerca e solidarietà: un progetto nato dal basso, sostenuto da un intero territorio, e oggi simbolo di come la comunità possa concretamente contribuire al progresso della sanità pubblica.
La presentazione si è svolta martedì 11 novembre a Ivrea, nel corso di un evento partecipato dai vertici aziendali, dai professionisti del settore e dai rappresentanti delle associazioni del territorio. L’obiettivo dichiarato è chiaro: introdurre strumenti diagnostici sempre più sofisticati per anticipare la scoperta del tumore, renderne più precisa la localizzazione e guidare in modo più efficace il percorso terapeutico, in particolare quello radioterapico.
Alla guida del progetto i dottori Alessandro Depaoli, direttore della Radiologia di Ivrea, e Maria Rosa La Porta, responsabile della Radioterapia Oncologica aziendale, che da anni condividono una visione orientata all’innovazione e alla medicina di precisione. Entrambi hanno promosso la ricerca di una piattaforma capace di sfruttare l’intelligenza artificiale per leggere, interpretare e confrontare le immagini radiologiche con una rapidità e un’accuratezza superiori agli standard tradizionali.
Il risultato è un sistema che non sostituisce l’occhio clinico del medico, ma lo potenzia, fornendo parametri oggettivi, mappe tridimensionali e algoritmi in grado di identificare con grande precisione le aree sospette. È un approccio che riduce i margini d’errore, accelera la diagnosi e migliora la pianificazione dei trattamenti, aprendo una nuova era nella diagnostica per immagini.
Ma il vero valore di questa innovazione non risiede solo nella tecnologia. A rendere possibile il progetto è stato il Comitato per l’Ospedale di Ivrea e Canavese, che ha coordinato una raccolta fondi senza precedenti nel territorio. Un’azione corale che ha visto la partecipazione di tutti i principali Club di Service del Canavese: i Lions Club di Ivrea, Caluso Canavese Sud Est, Candia Lago, Alto Canavese e Rivarolo Occidentale, i Rotary Club di Ivrea e di Ciriè e Valli di Lanzo, la Fondazione Ruffini, l’Inner Wheel Club Ivrea, il Poliambulatorio Massosport-Jervis, l’associazione Disordine e il Panathlon Club Ivrea e Canavese. Un mosaico di solidarietà che ha unito competenze, risorse e sensibilità diverse verso un obiettivo comune: rafforzare la medicina pubblica e il diritto alla salute.
«L’attivazione di questa piattaforma software basata sull’intelligenza artificiale è un passo importante, che proietta l’Ospedale di Ivrea e, più in generale, l’ASL TO4 verso il futuro della diagnostica e della cura oncologica» ha dichiarato il direttore generale dell’ASL TO4, Luigi Vercellino. «Non stiamo solo introducendo una nuova tecnologia, stiamo elevando la precisione clinica. Questo si traduce in percorsi di cura più rapidi, mirati, innovativi ed efficaci per i nostri pazienti. E desidero esprimere, anche a nome di tutti i professionisti coinvolti, la gratitudine più profonda verso il Comitato e tutte le associazioni che hanno trasformato un’idea in una realtà concreta al servizio della comunità».
Un progetto che non si limita alla lotta contro il carcinoma prostatico, ma che apre la strada a un modo nuovo di fare rete tra istituzioni, medici e cittadini. L’esperienza eporediese dimostra che la collaborazione tra pubblico e privato sociale può generare innovazione, senza sacrificare l’etica né la trasparenza.
Oggi Ivrea si ritrova al centro di un esperimento riuscito: la tecnologia intelligente al servizio della medicina umana. La risonanza “assistita” dall’intelligenza artificiale segna l’inizio di un percorso che potrebbe presto estendersi ad altri reparti e patologie, dal campo oncologico alle neuroscienze. L’ASL TO4 guarda avanti, con un obiettivo preciso: fare del Canavese un laboratorio di sanità avanzata, dove il futuro è già iniziato.

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