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Robassomero si ferma per dire grazie: la memoria dei donatori vive ancora

Cerimonia al monumento AVIS e Messa in chiesa per onorare chi ha fatto dell’altruismo una scelta di vita

Robassomero si ferma per dire grazie: la memoria dei donatori vive ancora

Nessun discorso ridondante, nessuna cerimonia formale. Solo il silenzio e un sentimento condiviso di gratitudine. Così, domenica 19 ottobre, la comunità di Robassomero ha celebrato la Giornata del Donatore, riunendosi al cimitero cittadino, davanti al monumento dell’AVIS, per ricordare chi ha donato vita attraverso un gesto semplice e irripetibile.

La presidente Cristiana Scolari, affiancata dal sindaco Antonio Massa, dai rappresentanti delle associazioni locali e dal diacono Kenneth Ilonwa, ha guidato il momento di raccoglimento. Dopo la benedizione, Scolari ha letto un messaggio che ha attraversato la platea come una carezza: «Care amiche, cari amici, oggi ci ritroviamo in questo luogo di raccoglimento per ricordare con gratitudine i donatori che non sono più tra noi…».

Poche parole, ma di una forza disarmante. Un richiamo alla generosità silenziosa di chi ha scelto di donare senza aspettarsi nulla in cambio. «Ognuno di loro ha lasciato un segno profondo: con un gesto semplice hanno donato vita, speranza e solidarietà», ha aggiunto Scolari, ricordando che ogni donazione non finisce con un ago o una sacca di sangue, ma continua in ogni vita salvata, in ogni volontario che porta avanti quell’impegno.

La cerimonia è poi proseguita con la Santa Messa celebrata nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria da don Alessio Toniolo. Un momento di raccoglimento collettivo, vissuto con intensità e rispetto, in cui il pensiero dei presenti è tornato più volte a chi non c’è più ma continua a vivere attraverso il proprio dono.

Nel salone dell’oratorio, il rinfresco offerto ai parrocchiani ha chiuso la mattinata con un clima di comunità autentica, tra strette di mano, ricordi condivisi e nuovi propositi.

In un tempo in cui l’egoismo sembra la regola, la Giornata del Donatore di Robassomero ha rimesso al centro il valore dell’altruismo. Nessuna retorica, solo il riconoscimento silenzioso che donare significa credere negli altri. L’Avis e l’Aido locali, insieme ai volontari, custodiscono questo messaggio ogni giorno, ricordando che dietro ogni donazione c’è una storia, un volto, una vita che continua.

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