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10 Ottobre 2025 - 09:55
Donazione dei Lions dimenticata: che fine ha fatto il pannello per le allerte meteo?
Era il 10 luglio quando il Lions Club Caselle Airport consegnò, con tanto di foto e strette di mano, un pannello elettronico per le allerte meteo al Comune di Borgaro Torinese. Una di quelle donazioni che fanno notizia perché uniscono il senso civico all’impegno concreto, la solidarietà alla tecnologia. L’obiettivo era chiaro: rafforzare la sicurezza pubblica e offrire ai cittadini uno strumento immediato per sapere, in tempo reale, se il cielo si prepara a scatenare un temporale o un’allerta della Protezione civile.
Insomma, un segnale luminoso – in tutti i sensi – di collaborazione tra associazionismo e istituzioni.
Peccato che, tre mesi dopo, quel pannello non sia ancora stato installato. E adesso a chiederne conto è il gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare”, guidato da Elisa Cibrario Romanin, che in un comunicato diffuso il 10 ottobre solleva la domanda che molti borgaresi si fanno da settimane: che fine ha fatto il pannello meteo?
La storia inizia in piena estate, in quella che avrebbe dovuto essere una giornata simbolica. Il Lions Club, come spesso accade, aveva deciso di offrire un contributo concreto alla comunità. Non una targa o un gesto puramente celebrativo, ma uno strumento utile, visibile, tangibile.
La consegna era avvenuta nella sala consiliare, con tanto di ringraziamenti ufficiali da parte del sindaco Claudio Gambino e della giunta, che avevano sottolineato “l’importanza del dono e il valore del volontariato”. Il pannello, secondo quanto riferito allora, avrebbe dovuto essere installato “a breve” in un punto strategico della città, per segnalare i diversi livelli di allerta – verde, gialla, arancione, rossa – in base alle comunicazioni di Arpa Piemonte.
Poi, però, il silenzio.
Del pannello si sono perse le tracce. Nessuna installazione, nessuna accensione, nessuna comunicazione ufficiale su dove e quando sarebbe entrato in funzione.
Nel comunicato dell’opposizione si legge un tono tra l’incredulo e l’amaro: “Era giovedì 10 luglio quando il Club Lions di Caselle ha donato alla città di Borgaro un pannello elettronico per la segnalazione delle allerte meteo. Un’iniziativa lodevole, nata con l’intento di rafforzare la sicurezza pubblica e offrire uno strumento utile alla cittadinanza in caso di emergenze climatiche. Tuttavia, a distanza di tempo, il pannello non è stato ancora installato”.
Il gruppo “Uniti per Cambiare” sottolinea come l’Amministrazione comunale abbia accolto con entusiasmo l’iniziativa, salvo poi dimenticarsene in un cassetto. “Rimane in sospeso la sua effettiva utilità – scrivono – mentre cresce la curiosità (e l’impazienza) dei cittadini nel sapere dove e quando verrà finalmente posizionato. Qualcuno ha persino suggerito di metterlo in piazza con un fiocco rosso, tanto è diventato oggetto di attesa”.
Un pizzico d’ironia, certo, ma anche un messaggio politico chiaro: se un’associazione del territorio dona qualcosa di utile, è dovere dell’Amministrazione valorizzarlo. Non basta la foto di rito o la stretta di mano. Serve la concretezza.
Il comunicato si chiude con un auspicio semplice e diretto: “La comunità attende ora risposte concrete: il pannello è pronto, il gesto è stato compiuto, manca solo la volontà di renderlo operativo. E magari, chissà, anche di vederlo illuminarsi per la prima volta. Sarebbe un bel segnale – in tutti i sensi”.
La donazione fatta dal Lions Club al Comune di Borgaro Torinese
E in effetti, di segnali, a Borgaro ne servono parecchi. Negli ultimi mesi il maltempo ha colpito più volte la zona del Ciriacese, e l’idea di avere un sistema visivo di allerta non è affatto secondaria. In molti Comuni piemontesi, da Ciriè a San Maurizio, da Volpiano a Leini, questi pannelli vengono usati per comunicare non solo le allerte meteo, ma anche informazioni sulla viabilità, eventi o comunicazioni urgenti.
A Borgaro, invece, il dispositivo donato dai Lions sembra essere finito in un limbo burocratico.
Non si sa se il problema sia di natura tecnica, logistica o amministrativa.
Non è chiaro se sia stato già consegnato fisicamente o se si attenda ancora qualche autorizzazione.
Un’opposizione che fa notare come “la burocrazia non possa sempre essere l’alibi per l’immobilismo”, ricordando che “in città si trova il tempo per inaugurare panchine, ma non per mettere in funzione un pannello che può salvare vite”.
E così il pannello – quel gesto “concreto, generoso e lungimirante” – rischia di diventare il simbolo di una donazione dimenticata.
Non il primo caso, a dire il vero. In passato, altri progetti annunciati con entusiasmo hanno poi subito rallentamenti: dalle colonnine per la ricarica elettrica al sistema di videosorveglianza, fino alla segnaletica intelligente.
La differenza, stavolta, è che il dono arrivava da un’associazione di volontari che aveva investito tempo e risorse per un bene collettivo.
“Un bel segnale, in tutti i sensi”, scrive ironicamente il comunicato. Ma il segnale, al momento, rimane spento.
Da Palazzo Civico, per ora, nessuna risposta ufficiale. Il sindaco Gambino, che aveva ringraziato il Lions Club a luglio definendo il gesto “una testimonianza di attenzione verso la sicurezza dei cittadini”, non ha ancora replicato alla nota dell’opposizione.
E il Lions Club Caselle Airport? Nessuna polemica pubblica, ma – a quanto trapela – una certa delusione per la mancata installazione. L’associazione aveva infatti organizzato la cerimonia di consegna con la speranza che il pannello fosse operativo già entro settembre, in vista dell’autunno, la stagione più delicata per le allerte meteo.
Ora la palla è in mano al Comune. E il tempo stringe: ottobre e novembre sono i mesi in cui piogge e temporali possono creare disagi e situazioni di emergenza.
Nel frattempo, sui social locali qualcuno ironizza: “Forse aspettano che arrivi l’allerta rossa per montarlo”.
Altri si chiedono se il pannello sia “ancora nel magazzino del Comune” o se sia stato “parcheggiato da qualche parte in attesa di fondi per l’installazione”.
La realtà, probabilmente, è più semplice: un incrocio di procedure amministrative, tempi tecnici e – forse – priorità diverse.
Ma in un’epoca in cui la comunicazione è immediata e la sicurezza è (giustamente) al centro del dibattito, lasciare un dono del genere inutilizzato appare come una contraddizione.
Non resta che attendere, sperando che il “semaforo meteo” si accenda presto.
Perché, come ricorda l’opposizione, “il gesto è stato compiuto, manca solo la volontà di renderlo operativo”.
E chissà: quando finalmente quel pannello luminoso mostrerà la sua prima allerta gialla o arancione, non sarà solo un segnale del tempo che cambia, ma anche – forse – un piccolo segno di risveglio amministrativo.
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