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Piemove: 40 mila studenti piemontesi scelgono la mobilità gratuita

Piemove conquista 40 mila studenti in un mese: viaggi illimitati nei capoluoghi piemontesi, spinta alla mobilità sostenibile e maggiore attrattività degli atenei

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Piemove: 40 mila studenti piemontesi scelgono la mobilità gratuita

Un mese di Piemove e i numeri parlano chiaro: 40 mila studenti universitari piemontesi hanno già aderito alla tessera che consente di viaggiare gratuitamente su tutta la rete urbana dei capoluoghi piemontesi aderenti, tra cui Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Alessandria e, nelle ultime settimane, anche Verbania. Il dato aggiornato al 18 settembre segnala 39.449 richieste di adesione, con Torino a farla da padrone grazie alle 25.272 iscrizioni degli studenti dell’Università di Torino, seguiti dai 12.592 del Politecnico di Torino e dai 1.585 dell’Università del Piemonte Orientale, che ha aperto le adesioni solo a settembre.

Il progetto Piemove, lanciato dalla Regione Piemonte con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e delle fondazioni bancarie Compagnia di San Paolo e CRT, si inserisce in una strategia più ampia che unisce diritto allo studio, politiche giovanili e sostenibilità ambientale. L’iniziativa prevede viaggi illimitati sui mezzi pubblici urbani e suburbani dei capoluoghi aderenti e può essere combinata con abbonamenti extra-urbani scontati, rendendo il sistema di trasporto pubblico una vera e propria risorsa per gli studenti e, al tempo stesso, un incentivo a ridurre l’uso dell’auto privata.

Dai dati operativi emerge che delle 39.167 pratiche concluse, 11.258 tessere sono in fase di stampa, oltre 23 mila titoli sono già caricati su Carta Bip, mentre 4.723 attendono l’attivazione. Sul fronte delle spedizioni, Torino rappresenta oltre la metà dei recapiti (52,87% con 6.024 tessere), seguita da Cuneo (1.240, 10,88%) e Asti (580, 5,09%). Un dettaglio significativo riguarda la distribuzione geografica: su oltre 22 mila tessere già inviate, circa 4 mila sono destinate a fuorisede provenienti da altre regioni, confermando il ruolo di Piemove come strumento di attrazione per studenti da tutto il Paese.

Il successo immediato della tessera dimostra come l’iniziativa sia entrata a pieno titolo nel "kit" di chi decide di studiare in Piemonte. “I numeri ci dicono che la misura funziona e che abbiamo realizzato un’operazione innovativa, capace di aggiungere un tassello importante per rendere il Piemonte e i suoi atenei sempre più attrattivi e accoglienti”, dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio, la vicepresidente con delega al Diritto allo studio universitario Elena Chiorino, e gli assessori ai Trasporti Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati.

Dal canto suo, il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, sottolinea come Piemove rappresenti non solo un sostegno economico agli studenti, ma anche un investimento concreto sulla qualità della vita studentesca. "Quando università e istituzioni lavorano insieme, i risultati arrivano e hanno un impatto reale sulla comunità", afferma Geuna, evidenziando come il progetto renda più semplice e sostenibile la mobilità quotidiana degli under 26, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale dei trasporti.

Anche il Politecnico di Torino vede in Piemove un elemento chiave per lo sviluppo del territorio: secondo il rettore Stefano Corgnati, la tessera favorisce la connettività e stimola l’adozione di mezzi green, in linea con le politiche di sostenibilità già attivate dall’ateneo. Parallelamente, l’Università del Piemonte Orientale ha registrato grande entusiasmo tra i propri studenti, grazie anche all’incremento dei collegamenti ferroviari tra Alessandria e Vercelli, che rendono più facile e rapido raggiungere le sedi accademiche.

Dal punto di vista operativo, Piemove funziona in maniera semplice e intuitiva. Tutti gli studenti under 26 iscritti a un’università piemontese possono richiedere la tessera sulla piattaforma BIP Piemonte (https://bip.piemonte.it) utilizzando SPID o CIE. Per chi possiede già una Carta BIP, il titolo di viaggio gratuito viene caricato direttamente sulla tessera. Gli studenti senza carta possono richiederla online e riceverla a casa con l’abbonamento già attivo; in attesa della consegna, è possibile viaggiare utilizzando la ricevuta della richiesta. L’abbonamento ha validità annuale, compresi i mesi estivi, e prevede una verifica semestrale dei requisiti, compresa la frequenza universitaria e almeno 60 timbrature all’anno.

Un altro elemento di innovazione riguarda l’integrazione della tessera Piemove con l’e-commerce GTT. Dal 28 agosto, gli studenti possono acquistare abbonamenti comprensivi delle aree urbana e suburbana di Torino, con uno sconto corrispondente alla quota già coperta dalla tessera. In questo modo, Piemove diventa un vero e proprio strumento di semplificazione e accessibilità, estendendo la mobilità gratuita anche agli studenti provenienti da località esterne al capoluogo.

Il successo della tessera è stato accolto con entusiasmo anche dalle fondazioni di origine bancaria. Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, sottolinea come Piemove metta al centro i giovani come agenti di cambiamento, promuovendo la resilienza dei territori e il benessere collettivo. In parallelo, Anna Maria Poggi, presidente della Fondazione CRT, evidenzia come la gratuità dei trasporti per gli studenti rafforzi il diritto allo studio e incentivi la mobilità sostenibile, contribuendo a creare un ecosistema più inclusivo e attrattivo.

I numeri parlano chiaro: in appena un mese, 40 mila adesioni, più di 23 mila titoli già attivi e migliaia di studenti provenienti da altre regioni, testimoniano non solo l’apprezzamento per la misura, ma anche il potenziale di Piemove come modello replicabile per altre regioni italiane. La tessera si configura come un volano per la mobilità sostenibile, la qualità della vita studentesca e l’attrattività degli atenei piemontesi, creando un circolo virtuoso tra università, istituzioni e cittadini.

In sintesi, Piemove rappresenta molto più di un semplice titolo di viaggio gratuito: è uno strumento di coesione sociale, di sostenibilità ambientale e di promozione territoriale. Con la sua capacità di semplificare gli spostamenti, favorire l’integrazione degli studenti, incentivare la mobilità pubblica e attirare giovani da altre regioni, la tessera si conferma un progetto all’avanguardia, pronto a consolidarsi come un esempio di buona politica pubblica in Italia.

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