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Rubano la gattina di una bimba di tre anni: il pentimento dei ladri mette fine alla brutta storia

L’appello social dei titolari di Cascina Primavera ha fatto il giro del paese, fino alla restituzione della micina poche ore dopo il furto

Valperga rubano la gattina

Valperga rubano la gattina di una bimba di tre anni: il pentimento dei ladri mette fine alla brutta storia

Un episodio che poteva trasformarsi in una ferita dolorosa si è invece concluso con un sospiro di sollievo. A Valperga, a fine agosto, alcuni giovani hanno rubato la gattina di una bambina di appena tre anni, lasciando nello sconforto la famiglia e i titolari dell’azienda agricola Cascina Primavera, che si erano subito mobilitati con un appello sui social. In poche ore, il tam-tam delle condivisioni e il senso di colpa dei responsabili hanno ribaltato la vicenda: la micina è tornata a casa, restituita direttamente da chi l’aveva sottratta.

La sequenza dei fatti è rapida e assurda: un blitz sconsiderato, compiuto sotto gli occhi di alcuni testimoni che hanno riconosciuto i ragazzi e persino il mezzo con cui si erano allontanati. La notizia è stata affidata immediatamente a Facebook, dove dalla Cascina Primavera è partito un messaggio chiaro e duro: rubare un animale domestico a una bambina, e per di più all’interno di una proprietà privata, non è una ragazzata innocua ma un gesto incivile, capace di ferire non solo chi lo subisce ma un’intera comunità.

La risposta è stata immediata: tanti cittadini hanno condiviso l’appello, moltiplicandone la risonanza. Alla fine, forse pressati dalle circostanze, forse spinti da un pentimento sincero, gli autori hanno riportato la micina, riconsegnandola ai legittimi proprietari nella tarda serata. «È stata riconsegnata dagli stessi ragazzi pentiti ieri sera alle 23 – hanno confermato dall’azienda agricola – grazie per le condivisioni. L’aiuto dei nostri affezionati e devoti clienti è sempre fondamentale».

La vicenda ha scosso Valperga, non solo per la paura della bambina che per qualche ora aveva perso la sua compagna di giochi, ma anche per la riflessione più ampia che ha sollevato: quanto ancora certi comportamenti vengano sottovalutati come semplici bravate, senza considerare il dolore che possono causare. Questa volta il finale è stato positivo e la piccola gattina ha potuto tornare al suo posto, ma resta l’ammonimento a non trasformare la maleducazione in “divertimento”, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono i più piccoli.

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