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Cronaca

Minimarket fuori controllo e mercatini abusivi: la denuncia di Fratelli d’Italia contro il degrado nei quartieri torinesi

Consumi di alcol senza regole e banchi improvvisati mettono in luce il mancato rispetto delle ordinanze comunali

Minimarket fuori controllo

Minimarket fuori controllo e mercatini abusivi: la denuncia di Fratelli d’Italia contro il degrado nei quartieri torinesi

Torino torna al centro delle polemiche per il tema del decoro urbano e dei controlli amministrativi. Da tempo nei quartieri della città vengono segnalati due fenomeni che, a detta dei residenti e delle opposizioni, sarebbero diventati ormai strutturali: i minimarket trasformati in bar aperti a tutte le ore, con consumo di alcolici in loco senza le necessarie autorizzazioni, e i mercatini abusivi dell’usato, che ogni giorno spuntano tra strade e piazze sotto gli occhi di tutti.

Le fotografie diffuse nelle ultime ore da esponenti di Fratelli d’Italia mostrano scene che, secondo il gruppo consiliare, “ritraggono una situazione vergognosa, che l’amministrazione comunale finge di non vedere”. La capogruppo sottolinea come questi episodi rappresentino un paradosso rispetto alle ordinanze comunali che vietano la vendita di alcolici dopo le 21: “A che serve imporre limiti se poi nessuno controlla che vengano rispettati?”.

Il tema è delicato perché riguarda non soltanto l’ordine pubblico, ma anche la percezione di sicurezza dei cittadini. Da anni associazioni di quartiere e comitati residenti denunciano l’espansione di banchi improvvisati, dove si vende merce di dubbia provenienza, senza alcuna regolamentazione né rispetto delle norme igienico-sanitarie. Allo stesso tempo, i minimarket che dovrebbero limitarsi alla vendita di generi alimentari finiscono spesso per svolgere attività assimilabili a quella di un bar, con clienti che consumano bevande alcoliche direttamente sul posto.

Il risultato, evidenziano i critici, è una città dove da un lato si moltiplicano le restrizioni per i locali regolari, dall’altro si lascia spazio all’illegalità diffusa. “Siamo sempre più basiti di come due fenomeni talmente semplici da affrontare sembrino diventare complicati e, soprattutto, non vengano mai risolti”, è l’accusa rivolta alla giunta.

Per i residenti, la questione non è solo una “percezione” come spesso affermato dalle istituzioni, ma una realtà quotidiana fatta di rumori, sporcizia, bivacchi e insicurezza. La polemica politica, dunque, si intreccia con il disagio sociale. Se da una parte c’è chi chiede più controlli e interventi repressivi, dall’altra resta irrisolta la questione della gestione degli spazi pubblici e del supporto alle fasce più fragili della popolazione, che spesso trovano nei mercatini abusivi una forma di sopravvivenza economica.

Il dibattito, acceso da tempo, sembra destinato a proseguire. Le opposizioni puntano il dito contro la giunta comunale per la presunta mancanza di volontà politica nel risolvere la questione, mentre i cittadini continuano a chiedere maggiore decoro e un rispetto delle regole uguale per tutti. Resta da capire se alle segnalazioni e agli appelli seguiranno provvedimenti concreti, o se anche questa volta si limiterà tutto a uno scambio di accuse.

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