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22 Maggio 2025 - 18:29
Più ore al nido, nessun costo per le famiglie: il Piemonte rilancia i servizi per l’infanzia (foto di repertorio)
Dal prossimo anno educativo, gli asili nido comunali piemontesi potranno restare aperti più a lungo, anche il sabato mattina e nei periodi di vacanza, senza alcun costo aggiuntivo per le famiglie. A renderlo possibile è un nuovo stanziamento regionale da 1,4 milioni di euro, approvato dall’Assessorato all’Istruzione guidato dalla vicepresidente Elena Chiorino.
L’intervento, valido da settembre 2025 a luglio 2026, sarà accessibile ai Comuni che aderiranno al bando regionale, la cui scadenza è fissata al 12 giugno 2025. I fondi consentiranno di estendere l’orario di apertura dei nidi, rispondendo così alla crescente esigenza di conciliare lavoro e cura, soprattutto per i genitori con figli nella fascia 0-3 anni.
“Lavoriamo ogni giorno sapendo che supportare le famiglie significa favorire crescita e benessere” ha dichiarato Chiorino. “Potenziare i servizi per l’infanzia vuol dire dare risposte concrete ai bisogni di mamme e papà, sostenere l’occupazione femminile, contrastare la denatalità e aiutare i sindaci a garantire il miglior servizio possibile”.
L’iniziativa rientra nel piano regionale per l’infanzia, che dal 2021 ha già investito oltre 4 milioni di euro coinvolgendo più di 3.000 bambini. In media, ogni anno partecipano circa 63 Comuni, con oltre 300 plessi scolastici interessati. L’obiettivo, spiega l’assessorato, è duplice: da un lato offrire un servizio più flessibile alle famiglie, dall’altro rafforzare il ruolo sociale degli asili nido, spesso determinanti per l’equilibrio tra vita privata e professionale.
“Il prolungamento degli orari è un aiuto reale per chi ogni giorno affronta il difficile bilanciamento tra lavoro e famiglia” ha aggiunto l’assessora.
I Comuni vincitori del bando potranno organizzare l’estensione dell’orario in modo flessibile, includendo ad esempio il sabato mattina, le vacanze natalizie o altri periodi di sospensione scolastica. Una possibilità che mira a ridurre le disuguaglianze territoriali nell’offerta educativa per la prima infanzia e che rappresenta un ulteriore tassello nel piano strategico del Piemonte per il sostegno alla genitorialità.
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