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09 Maggio 2025 - 12:10
Riccardo Muti: il Teatro Petruzzelli diventa tempio della grande musica con la Berliner Orchestra
Le informazioni e le immagini relative al concerto sono state gentilmente fornite dal Professor Salvo Nugnes, noto curatore d'arte, giornalista e organizzatore di eventi culturali di rilievo internazionale. Con oltre 35 anni di carriera, Nugnes ha collaborato con figure di spicco come Margherita Hack e Vittorio Sgarbi, promuovendo l'arte e la cultura attraverso iniziative di grande impatto.
Domenica 1° maggio, ore 11.00. Una data e un orario che a Bari, d’ora in poi, non saranno più semplici coordinate nel calendario. Il Teatro Petruzzelli ha spalancato le sue porte a un evento straordinario per intensità e portata storica: Riccardo Muti sul podio, la Berliner Orchestra sul palco, la grande musica al centro. Tutto esaurito, ovviamente. Ma non è questo il punto. Il punto è che per novanta minuti Bari ha respirato l’aria delle capitali mondiali della musica sinfonica, e lo ha fatto con orgoglio, eleganza e partecipazione.
L’atmosfera che si è creata all’interno del Petruzzelli era densa di attesa e di emozione vera. Quando Riccardo Muti ha fatto il suo ingresso, l’applauso del pubblico era già una dichiarazione: quella di trovarsi di fronte a una leggenda vivente, un artista che da decenni incarna il meglio della scuola musicale italiana. L’esecuzione, come sempre nel suo stile, è stata un capolavoro di rigore e passione, una sintesi perfetta di controllo assoluto e trasporto poetico. Muti dirige con gli occhi, con le mani, con l’anima. E la Berliner Orchestra, una delle formazioni più blasonate al mondo, ha risposto con una precisione e una profondità sonora che hanno lasciato senza fiato. Nessuna concessione al virtuosismo fine a sé stesso, ma una lettura intima, stratificata, da cui emergeva ogni dettaglio della scrittura orchestrale.
Il Maestro Muti e il curatore d'arte Salvo Nugnes
A impreziosire la giornata, la presenza in sala di importanti figure istituzionali: il presidente della Regione Puglia, il sindaco di Bari, e l’ambasciatore della Germania in Italia. Non una semplice cornice politica, ma un segno tangibile della volontà di rendere la musica veicolo di amicizia, dialogo e cooperazione internazionale. E in un momento storico in cui le distanze sembrano amplificarsi, Bari ha voluto mandare un messaggio contrario: la cultura unisce, la bellezza fa ponte, l’arte parla tutte le lingue.
Alla fine del concerto, il teatro è esploso in un lungo applauso. Un’ovazione calorosa, prolungata, autentica. Non un tributo formale, ma un gesto collettivo di gratitudine per aver potuto assistere a un evento che resterà inciso nella memoria cittadina. Il Petruzzelli, già simbolo di rinascita e orgoglio barese, ha vissuto una delle sue pagine più alte. E Bari ha dimostrato di saper essere, ancora una volta, punto di riferimento internazionale per la musica colta, capace di accogliere i più grandi protagonisti della scena mondiale con calore e competenza.
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